Che cos’è il pectus carinatum?
Il pectus carinatum, o petto carenato, è una condizione che interessa la parete toracica anteriore e comporta una deformazione congenita dello sterno verso l’esterno. Il pectus carinatum risulta visibile già in età pediatrica e si manifesta conclamatamente nel periodo adolescenziale. Al termine del processo di crescita, la deformazione si stabilizza.
Quali sono le cause del pectus carinatum?
Il pectus carinatum è provocato da una crescita abnorme delle cartilagini costali che sospinge lo sterno verso l’esterno causando la deformazione della parete toracica. Le cause del pectus carinatum non sono ancora note, ma con ogni probabilità ha un ruolo il fattore genetico. Si tratta di una patologia congenita che interessa soprattutto la popolazione maschile ed è presente in circa 1 persona ogni 1000 (ma alcuni studi stimano che interessi 1 individuo ogni 300).
Il pectus carinatum si associa inoltre a condizioni come:
- sindrome di Marfan
- la sindrome di Noonan
- la scoliosi
- l’asma
- il prolasso della valvola mitralica.
Quali sono i sintomi del pectus carinatum?
Il pectus carinatum non presenta una sintomatologia evidente. In presenza di pectus carinatum si possono sperimentare problemi posturali, indolenzimento alla schiena, respiro corto e dolore al petto se si assumono determinate posizioni o si svolgono determinati esercizi, ma non è una condizione pericolosa per la salute.
Il pectus carinatum può comportare l’insorgenza di problemi di autostima, preoccupazione per il proprio aspetto fisico e stress emotivo, per cui potrebbe essere necessario per alcune persone il ricorso a un supporto psicologico.
Pectus carinatum: come si fa la diagnosi?
La diagnosi di pectus carinatum è clinica e comporta l’osservazione del torace per valutare il disturbo. Per approfondire le caratteristiche e la severità della deformazione potrebbero venire svolti esami come risonanza magnetica e TC.
Come trattare il pectus carinatum?
Il trattamento del pectus carinatum può essere conservativo o chirurgico a seconda della severità del disturbo. Il trattamento conservativo prevede l’utilizzo di un corsetto in fase di crescita, per sfruttare l’elasticità fisiologica delle ossa. Viene inserito sopra o sotto i vestiti in base alle necessità di chi lo indossa e sottopone il torso a una pressione finalizzata a sospingere, nel corso del tempo, lo sterno verso la sua posizione fisiologica. Generalmente il corsetto va utilizzato per 24 ore al giorno in cicli di 6 mesi circa all’anno, con la possibilità di rimuoverlo per fare la doccia o eseguire delle attività sportive. In presenza di una deformazione severa o quando la struttura ossea non è più modellabile dal corsetto può essere opportuno ricorrere alla chirurgia, che a seconda delle condizioni della persona viene effettuata in modalità mininvasiva o tradizionale ed è finalizzata a riposizionare lo sterno.
La visita specialistica di chirurgia toracica è un controllo medico focalizzato sulle condizioni degli organi del torace, come polmoni e cuore, per valutare la necessità di interventi chirurgici.