Che cosa sono i noduli tiroidei?
I noduli tiroidei sono piccole masse solide o a contenuto liquido che si formano nel contesto della tiroide, una ghiandola localizzata alla base del collo.
La maggior parte dei noduli tiroidei non dà sintomi: essi vengono spesso rilevati in modo accidentale durante un controllo medico di routine e non costituiscono un grave problema di salute. I noduli tiroidei che si rivelano tumorali costituiscono una bassa percentuale dei casi.
Il trattamento delle nodularità tiroidee varia a seconda della loro tipologia.
Quali sono i sintomi dei noduli tiroidei?
I sintomi legati alla presenza di noduli tiroidei dipendono dalla loro funzionalità e dalle dimensioni.
In alcuni casi, i noduli possono crescere e rendersi manifesti visivamente e/o alla palpazione come rigonfiamenti tondeggianti alla base del collo. Talvolta, nei casi di maggiori dimensioni, possono determinare pressione sulla trachea o sull’esofago, causando senso di difficoltà respiratoria (dispnea) o alla deglutizione (disfagia).
Per quanto concerne la funzionalità, alcuni noduli possono produrre ormone tiroideo (tiroxina, T4) in eccesso e causare i seguenti sintomi:
- Perdita di peso inspiegata
- Aumento della sudorazione
- Tremori
- Tachicardia o irregolarità del battito cardiaco
- Senso di agitazione, irrequietezza.
La maggior parte dei noduli tiroidei è però silente, cioè non causa sintomi, e anche quelli di natura maligna hanno una crescita lenta, potendo essere scoperti quando ancora di dimensioni ridotte. I tumori aggressivi della tiroide sono rari: in questi casi, i noduli possono essere di grosse dimensioni, di consistenza dura e a crescita molto rapida.
È opportuno rivolgersi al medico in qualunque caso di tumefazione o nodularità insolita e non spiegata a livello del collo, specialmente se associata a difficoltà respiratorie o deglutitorie.
Inoltre, è necessario rivolgersi al medico nel momento in cui si sviluppano sintomi e segni di ipertiroidismo, come:
- Improvvisa perdita di peso nonostante un appetito normale o aumentato
- Palpitazioni
- Difficoltà a dormire
- Tremori
- Debolezza muscolare
- Facile irritabilità
o di ipotiroidismo, come:
- Riduzione dei riflessi
- Spossatezza non spiegata
- Rallentamento del battito cardiaco
- Secchezza cutanea
- Gonfiore facciale
Diagnosi
La valutazione dei noduli antero-cervicali di verosimile pertinenza tiroidea comprende non solo l’obiettivo di escludere la presenza di un tumore, ma anche quello di accertare il corretto funzionamento della ghiandola tiroide. Tra gli accertamenti si annoverano:
- la visita endocrinologica, che consiste nella valutazione palpatoria della ghiandola tiroide e degli eventuali noduli, nonché della presenza di segni e sintomi di ipertiroidismo o di ipotiroidismo;
- i test di funzionalità tiroidea, cioè un prelievo ematico per la misurazione degli ormoni tiroidei, del TSH (ormone stimolante la tiroide), di vari anticorpi;
- l’ecografia, che può distinguere noduli solidi da noduli cistici;
- l’agoaspirato, che viene eseguito nei casi di noduli con valutazione ecografica sospetta e consiste nell’introduzione di un sottilissimo ago nel nodulo e prelievo di un piccolo campione di cellule utile per l’analisi citologica;
- la scintigrafia tiroidea o la PET, per distinguere i noduli captanti, attivi nella produzione ormonale, rispetto ai non captanti, che talvolta possono nascondere un tumore tiroideo in evoluzione;
- la TAC, nei casi di ghiandola tiroide molto ingrossata con sospetta estensione in mediastino anteriore, dietro allo sterno.
A chi rivolgersi con nodulo di piccole dimensioni?
Lo specialista di riferimento è l’endocrinologo che ha modo di seguire nel tempo i noduli e stabilire quali debbano essere sottoposti a terapie farmacologiche o ulteriori esami strumentali (tipo ecografia, scintigrafia, scintigrafia) utili a stabilire la natura del nodulo (benigno o maligno).
A chi rivolgersi con nodulo di grandi dimensioni o maligno?
Lo specialista di riferimento è l’otorinolaringoiatra ovvero colui che si occupa della chirurgia del distretto testa e collo e può eseguire l’asportazione della tiroide o parte di essa ed eventualmente dei linfonodi del collo qualora interessati dalla malattia.