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Lupus eritematoso sistemico (LES)


Che cos’è il lupus eritematoso sistemico (LES)?

Il lupus eritematoso sistemico (LES) è una malattia autoimmune rara ed è la più nota tra le malattie del connettivo (connettiviti). Può colpire qualsiasi organo e apparato del corpo e di frequente è caratterizzata da manifestazioni eritematose cutanee e mucose con sensibilità alla luce del sole ma può avere anche il coinvolgimento sistemico di rene, articolazioni, sistema nervoso centrale, pleura e pericardio (sierose) e sangue, dovuti a meccanismi di autoimmunità.

Il LES colpisce più frequentemente la popolazione femminile, soprattutto tra i 15 e i 40 anni; il rapporto di incidenza tra femmine e maschi è di 9:1. Possono verificarsi casi di familiarità, ma più spesso è una malattia sporadica.

Non tutti i casi di lupus sono LES, in quanto esistono casi acuti o cronici di lupus con manifestazioni esclusivamente cutanee.

Quali sono le cause del lupus eritematoso sistemico (LES)?

Il lupus è una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca i tessuti sani. Le cause del LES non sono completamente note, ma si ritiene che siano il risultato di una combinazione di molti fattori:

  1. Fattori genetici: alcuni geni aumentano la predisposizione al lupus, ma non è una malattia direttamente ereditaria – nei gemelli monozigoti (ovvero geneticamente identici) la concordanza del LES è di circa il 30%.
  2. Fattori ambientali: infezioni, esposizione ai raggi UV e alcuni farmaci possono scatenare o peggiorare i sintomi.
  3. Fattori ormonali: è più comune nelle femmine (colpite in oltre il 90% dei casi), suggerendo un ruolo degli ormoni sessuali, come gli estrogeni.

Quali sono i sintomi del LES?

La sintomatologia del LES è molto variabile sia per caratteristiche sia per gravità.

  • Sintomi generali: affaticamento cronico, febbre (sebbene poco frequente), perdita di peso.
  • Problemi cutanei: eruzione a farfalla sul viso (rossore su naso e guance) legata a fotosensibilità (reazione eccessiva al sole), lesioni cutanee o ulcere orali.
  • Dolori articolari e muscolari con possibile artrite (dolore, gonfiore e rigidità articolare) o dolori e debolezza muscolare.
  • Problemi renali (nefrite lupica) che possono essere asintomatici oppure legati alla perdita di proteine con le urine ed edemi diffusi.
  • Infiammazione di pleura e pericardio (sierositi) con dolore toracico o difficoltà respiratorie.
  • Coinvolgimento del sistema nervoso centrale o periferico (cefalea, epilessia, difficoltà cognitive, ictus).
  • Problemi ematologici: calo di globuli rossi (anemia), globuli bianchi (leucopenia), piastrine (trombocitopenia)
  • Nausea, dolore addominale.
  • Secchezza oculare e orale.
  • Ripetuti aborti o altri disturbi della gravidanza

Lupus eritematoso sistemico: come si fa la diagnosi?

I criteri classificativi del lupus comprendono la presenza di quattro tra le manifestazioni cliniche e laboratoristiche di malattia o una biopsia renale probante con ANA o anti-DNA positivi.

La diagnosi del lupus eritematoso sistemico (LES) è complessa e si basa su una combinazione di anamnesi (soprattutto per sintomi tipici, come eruzioni cutanee, dolori articolari, febbre e affaticamento), esame obiettivo, esami di laboratorio (in particolare la conta di globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, la funzione renale con creatinina e analisi delle urine, livelli di complemento C3 e C4), esami strumentali secondo le manifestazioni cliniche (ad esempio la biopsia renale se si sospetta una nefrite lupica).

Tra gli autoanticorpi è importante notare come questi comprendano:

  • anticorpi antinucleo (ANA) – sono positivi nella quasi totalità dei pazienti con LES ma anche in una parcentuale elevata di soggetti nella popolazione generale, specialmente di genere femminile ed età superiore a 50 anni;
  • ugualmente frequenti, ma non specifici, sono gli anti-SSA/Ro e gli anti-SSB/La.
  • anticorpi anti-DNA a doppia elica (anti-dsDNA, associati soprattutto a nefrite lupica) e anti-Sm, tra i più specifici per la malattia;
  • una percentuale significativa di pazienti affetti da lupus presenta positività degli anticorpi anti-fosfolidipi (LAC, anticardiolipina, anti-beta 2 glicoproteina I), associati a trombosi e aborti. 

Come trattare il Lupus eritematoso sistemico?

Il trattamento delle fasi acute di malattia e delle manifestazioni d’organo più importanti prevede l’uso di farmaci glucocorticoidi endovena o per via orale, dapprima ad alte dosi poi alla più bassa dose sufficiente al controllo della malattia.

Gli antimalarici, come l’idrossiclorochina, sono generalmente molto ben tollerati e rappresentano la terapia di fondo di tutti i pazienti con LES poiché riducono la frequenza delle riacutizzazioni (ovvero la comparsa di nuove manifestazioni oppure peggioramento di quelle preesistenti), sono particolarmente efficaci nel controllare le manifestazioni cutanee e articolari di malattia e possono essere utilizzati anche durante la gravidanza.

Agli antimalarici si possono associare immunosoppressori come la ciclofosfamide, in passato farmaco di prima linea nel trattamento della glomerulonefrite lupica e oggi molto meno utilizzata; l’azatioprina, comunemente utilizzata come terapia di mantenimento dopo la terapia delle fasi acute e nel trattamento delle principali manifestazioni di malattia; il micofenolato mofetile, utilizzabile sia come terapia di induzione (ovvero quella che è introdotta per controllare rapidamente la malattia all’esordio) sia di mantenimento della glomerulonefrite lupica; la ciclosporina, utile in caso di glomerulonefrite membranosa; e il metotrexate, in caso di prevalenti manifestazioni artritiche non rispondenti agli antimalarici.

Tra i farmaci biologici è attualmente disponibile in commercio un anticorpo monoclonale (Belimumab) diretto contro la molecola BAFF, fattore di sopravvivenza dei linfociti B responsabili della produzione di anticorpi, che è efficace nel controllare il lupus attivo nonostante la terapia standard. In alcuni casi è utilizzato anche rituximab, farmaco biologico che colpisce i linfociti B sebbene i dati non siano stati finora conclusivi.

Alle terapie farmacologiche è indicato associare anche uno stile di vita adeguato con protezione dal sole (evitando l’esposizione diretta ai raggi UV e usando creme solari ad alta protezione), un ridotto apporto di sale in presenza di nefrite lupica, e attività fisica adeguata.

La reumatologia di Humanitas è centro prescrittore di tutti i farmaci tradizionali e biologici (compreso Belimumab) utilizzati nel LES. Inoltre, Humanitas partecipa a studi clinici per nuovi e moderni farmaci per il trattamento della malattia, in particolare attraverso trattamenti innovativi come le cellule T ingegnerizzate (CAR-T) che hanno dato finora risultati molto promettenti.

Ultimo aggiornamento: Gennaio 2025
Data online: Maggio 2019

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