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Ipotensione


L’ipotensione è una condizione in cui la pressione del sangue è più bassa rispetto ai valori considerati normali. In genere può essere trattata con successo in modo da evitare che cuore, cervello e altri organi e tessuti dell’organismo non ricevano ossigeno e nutrienti a sufficienza.

Che cos’è l’ipotensione?

La pressione del sangue varia da persona a persona. In genere i valori di pressione nella norma sono 120 mmHg circa di pressione massima (o sistolica, quindi la pressione con cui il cuore pompa, contraendosi, il sangue nelle arterie) e 80 mmHg circa di pressione minima (o diastolica, la pressione delle arterie quando il cuore si rilassa). Dunque si considera ipotensione una condizione in cui la pressione massima è uguale o inferiore a 90 mmHg e quella minima è uguale o inferiore a 60 mmHg. Le cause di ipotensione possono essere molteplici e di diversa rilevanza: variano pertanto da una banale disidratazione a disturbi più seri. Cali pressori improvvisi possono comportare un ridotto afflusso di sangue al cervello con pericolo di svenimenti e cadute a terra, le cui conseguenze possono essere pericolose soprattutto nei soggetti anziani (pericolo di fratture gravi). In genere si tratta di un problema risolvibile, a patto che la sua causa sia correttamente individuata.

Quali sono le cause dell’ipotensione?

La comparsa di ipotensione può avvenire in concomitanza con cambiamenti repentini della postura, come avviene nel caso di ipotensione ortostatica, soprattutto al passaggio rapido dalla posizione sdraiata alla stazione eretta. In questo caso i disturbi scompaiono entro pochi minuti o addirittura in pochi secondi se il soggetto ripristina rapidamente la posizione di partenza. La situazione è simile nel caso dell’ipotensione ortostatica postprandiale, in cui il problema compare dopo i pasti e riguarda soprattutto gli anziani. L’aumento del sangue confinato alla regione gastro-intestinale, per garantire il miglior svolgimento del lavoro digestivo, sottrae sangue agli altri organi e contribuisce all’abbassamento della pressione arteriosa sistemica. Bambini e giovani adulti hanno invece più spesso a che fare con l’ipotensione neuromediata, un problema che può comparire quando si sta per troppo tempo in piedi. Infine, l’alcol e alcuni farmaci possono ridurre notevolmente la pressione, in particolare i medicinali contro l’ansia e la depressione, i diuretici, gli antipertensivi in generale e alcuni antidolorifici. Cause più gravi, e fortunatamente anche più rare, di riduzione della pressione sanguigna possono essere:

  • emorragia improvvisa;
  • grave infezione;
  • scompenso cardiaco;
  • shock anafilattico;
  • danni ai nervi che regolano le variazioni pressorie della circolazione.

Data la molteplicità dei fattori alla base dei cambiamenti dei valori pressori, è importante tenere in considerazione il quadro complessivo di salute del paziente: per esempio una pressione di 90/60 mmHg può non essere oggetto di preoccupazione in un individuo giovane e sano, mentre potrebbe causare disturbi in persone anziane o che hanno situazioni cliniche pregresse.

Quali sono i sintomi dell’ipotensione?

I principali sintomi dell’ipotensione sono:

In presenza di questi sintomi, se si dovesse registrare una pressione più bassa della norma, è opportuno fare riferimento al medico.

Come prevenire l’ipotensione?

Le misure preventive sono indicate soprattutto nelle forme di ipotensione ortostatica e di ipotensione neuromediata. Nel primo caso è bene evitare una eccessiva disidratazione, assumendo una congrua dose di liquidi nella giornata; si raccomanda inoltre di evitare di alzarsi velocemente dalla posizione seduta o sdraiata, di non bere alcolici. In caso di ipotensione neuromediata è necessario evitare di stare in piedi troppo a lungo.

Ipotensione: come si fa la diagnosi

La diagnosi dell’ipotensione prevede una visita medica in cui vengono valutati pressione sanguigna in clino e ortostatismo, polso, respirazione e temperatura corporea, e in cui vengono raccolte informazioni sui farmaci assunti, sull’alimentazione, su malattie o traumi recenti. La misurazione della pressione sanguigna, può anche venire effettuata in farmacia: chi, dunque, dovesse notare valori al di fuori degli intervalli di riferimento deve contattare il suo medico di medicina generale.
Fra le analisi di primo livello che potrebbero essere prescritte dal medico sono inclusi:

Come trattare l’ipotensione?

Se l’ipotensione non è associata ad alcun sintomo generalmente non richiede trattamento. Negli altri casi la terapia più adatta dipende dalla causa dell’abbassamento della pressione sanguigna.
In caso di ipotensione ortostatica potrebbe essere necessario ridurre le dosi di alcuni dei farmaci assunti o sostituirli con altri medicinali, bere di più per evitare la disidratazione.
Chi soffre di ipotensione neuromediata dovrebbe evitare di stare in piedi troppo a lungo, mantenersi idratato e aumentare il consumo di sale; solo nei casi più gravi potrebbe essere necessario assumere farmaci specifici.
Le forme di ipotensione più gravi richiedono una valutazione medica approfondita. Spesso si associano al ricovero ospedaliero e all’esecuzione di indagini specialistiche, oltre che alla somministrazione di terapie appropriate alla causa riconosciuta dell’ipotensione.

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