L'aging, o invecchiamento, del terzo superiore del volto è un fenomeno naturale che accompagna l'avanzare dell'età. Con gli anni le palpebre e i tessuti del volto tendono a perdere tono e volume e la pelle diventa lassa e perde elasticità perché il collagene si assottiglia e il derma si atrofizza.
Che cos'è l'invecchiamento (o aging) del terzo superiore del volto?
In genere l'invecchiamento riguarda entrambi i lati del volto, dove un eccesso di cute della palpebra superiore può essere associato alla protrusione di un'ernia di grasso che emerge dal setto orbitario (struttura legamentosa di contenimento).
Quali sono le cause dell'invecchiamento (o aging) del terzo superiore del volto?
A favorire l'aging sono fattori ambientali come l'esposizione al sole e il fumo, che oltre ad amplificare il processo di invecchiamento riducono l'efficienza dei meccanismi di riparazione dei tessuti.
Quali sono i sintomi dell'invecchiamento (o aging) del terzo superiore del volto?
Con l'invecchiamento le palpebre superiori assumono un aspetto cadente per via dell'eccesso di pelle (la cosiddetta dermatocalasi). Le pieghe palpebrali diventano indefinite e possono determinare una riduzione, anche notevole, del campo visivo superiore. Un analogo processo di invecchiamento si verifica anche nelle palpebre inferiori, dove si manifesta con le cosiddette borse.
Diagnosi
La diagnosi è esclusivamente clinica e prevede di distinguere l'invecchiamento da forme di pseudoptosi (retrazione palpebrale controlaterale, sindrome della cavità vuota, ptosi del sopracciglio) e forme miste associate a ptosi (dermatocalasi con alterata funzione del muscolo elevatore palpebrale). Per questo sono utili:
- Campo visivo. Serve per determinare la gravità della patologia, in modo da differenziare un danno puramente estetico da un deficit funzionale rilevante in cui sia compromesso più del 40% dei settori superiori dell'occhio.
- Visita ortottica
- Imaging radiologico
- Consulto multidisciplinare
Trattamenti
La terapia chirurgica, che può essere impostata correttamente solo dopo un'altrettanto corretta diagnosi, prevede una blefaroplastica, cioè l'asportazione dell'eccesso di cute, grasso e, laddove necessario, di tessuto muscolare.
Il risultato del trattamento chirurgico può essere migliorato con una terapia medica basata sull'uso della tossina botulinica, che ringiovanisce gli occhi riducendo le cosiddette "zampe di gallina", le rughe glabellari (localizzate alla radice del naso) e quelle della fronte.
Prevenzione
La prevenzione dell'invecchiamento del terzo superiore del volto si basa sull'uso di creme con protezione solare e sull'abbandono del vizio del fumo.