L'incontinenza fecale è un disturbo caratterizzato dalla perdita involontaria di feci e gas intestinali. Chi ne soffre non riesce a controllare, del tutto o in parte, la defecazione e lo sfintere anale, l'anello muscolare. Generalmente è legata alla perdita di elasticità dei muscoli del retto, talvolta a danni del sistema nervoso o a esiti di interventi chirurgici. È più frequente in chi soffre di stipsi o diarrea cronica/acuta. È un disturbo altamente invalidante, che ha un pesante impatto sulla qualità della vita di chi ne è affetto e ne limita i rapporti sociali.
Che cos’è l’incontinenza fecale?
L'incontinenza fecale, la fuoriuscita incontrollata di feci e gas, è un disturbo che colpisce l'1-2% della popolazione. Si manifesta a vari livelli di gravità, con perdite modeste o con un'incapacità totale di controllare la defecazione. Il disturbo è più frequente nelle donne, per una maggiore lassità dei muscoli pelvici e addominali, complicati da eventuali problemi durante il parto. Un altro fattore di rischio è l'età: dopo i 40 anni il rischio di incontinenza fecale è più alto.
Quali sono le cause dell’incontinenza fecale?
Le cause dell'incontinenza fecale sono numerose e diverse. Esse includono:
- Prolasso rettale, caratterizzato dalla lassità dei tessuti del retto che sporgono al di fuori dell'ano o attraverso la vagina (rettocele).
- Stipsi, diarrea cronica e acuta, condizioni che possono alterare la resistenza dei muscoli del retto oppure creare danni ai nervi coinvolti nel controllo della defecazione. Anche l'abuso di lassativi per la cura della stipsi può incidere sul controllo dello sfintere anale.
- Incontinenza urinaria, spesso il disturbo precede l'incontinenza fecale.
- Sindrome dell'intestino irritabile e malattia infiammatoria intestinale
- Interventi chirurgici
- Emorroidi gravi
- Stress
- Malattie croniche come sclerosi multipla e diabete
- Traumi del pavimento pelvico durante il parto
- Infezioni
- Intolleranze alimentari
Quali sono i sintomi dell’incontinenza fecale?
I sintomi sono la perdita involontaria di gas intestinali e feci. Gli episodi di perdita di feci devono ripetersi più volte a distanza di poco tempo. Episodi isolati non vanno tenuti in considerazione, perché potrebbero essere legati a disfunzioni isolate. Chi soffre di incontinenza fecale non riesce a controllare o rinviare l'impulso a defecare, talvolta non lo avverte. Generalmente si presentano flatulenza, gonfiore addominale, ulcere anali, prurito anale e genitale.
Ai sintomi diretti del disturbo, bisogna affiancare quelli secondari: irritazione e infezioni della pelle, del retto e delle vie urinarie; stress psicologico, causato dalla pesante ripercussione sulla vita sociale.
Come prevenire l’incontinenza fecale?
La prevenzione dell'incontinenza fecale si ottiene facendo attenzione ad alcune condizioni che possono favorirla: in caso di stipsi, aggiungendo all'alimentazione fibre e un adeguato consumo di acqua, più di due litri al giorno; in caso di diarrea cronica, evitando alimenti come alcolici, caffeina, spezie, cibi piccanti e affumicati che possono favorire l'infiammazione dei visceri. È necessario seguire un'alimentazione varia e fare attività fisica regolare e moderata, curare con attenzione l'igiene intima e ricorrere a cure tempestive in caso di infezioni dell'area pelvica e perineale.