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Frattura del polso


Che cos’è la frattura del polso?

La frattura del polso è un evento frequente che può avvenire a seguito di cadute, sia durante l’attività sportiva, che durante le normali attività quotidiane. Le fratture del polso più comuni sono quelle dell’ulna, del radio e dello scafoide

Quali sono le cause della frattura del polso?

La frattura del polso incorre abitualmente in caso di cadute. Quando si cade, infatti, si tende a proteggere il volto o in generale il proprio corpo con le mani, che, dunque, hanno un impatto più violento con il terreno.

Quali sono i sintomi della frattura del polso?

In caso di frattura a un osso del polso il principale sintomo che si avvertirà sarà il dolore. Inoltre la zona interessata tenderà a gonfiarsi e la funzionalità del polso sarà limitata.

Frattura del polso: come si fa la diagnosi

La diagnosi viene abitualmente effettuata in sede di Pronto Soccorso o, se il dolore non è completamente invalidante, presso lo specialista chirurgo della mano. Verrà in ogni caso effettuato un esame clinico e una radiografia della zona interessata. In determinati casi, per una più accurata visualizzazione della frattura, può rendersi necessaria l’esecuzione di una TAC del polso.

Come trattare la frattura del polso

Il primo passo consiste nella riduzione del dolore e contestualmente si cerca di favorire la guarigione in tempi più brevi possibile. In base alle caratteristiche della frattura e alle ossa coinvolte, lo specialista valuta il trattamento più adatto per il paziente. Quando la frattura è composta si immobilizza il polso con un tutore, che va indossato per circa 30 giorni. Quando, invece, la frattura è scomposta, intra articolare o pluriframmentaria si deve intervenire chirurgicamente. Nella maggior parte dei casi per stabilizzare la frattura si inserisce una placca, che consente una mobilizzazione più veloce e un minor tempo di recupero rispetto al trattamento col gesso. Il trattamento chirurgico dura circa unora, viene eseguito in day hospital e prevede l’anestesia locale del braccio. Quando la frattura è guarita, inizia un protocollo di riabilitazione che serve a completare il recupero funzionale e che viene stabilito in base alle condizioni cliniche del paziente, alle sue esigenze funzionali e alla sua età. 

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