Il fibroadenoma è la forma di tumore benigno al seno più diffusa ed è più frequente nelle donne al di sotto dei trent’anni. La presenza del fibroadenoma non aumenta il rischio di sviluppare un carcinoma mammario. Raramente, carcinomi intraduttali o invasivi possono svilupparsi all’interno di un fibroadenoma, ma questo può avvenire, non per particolari condizioni predisponenti date dalla presenza del fibroadenoma, ma per gli stessi motivi per cui si può sviluppare in altre aree della mammella. Studi scientifici hanno anche individuato un'associazione tra fibroadenomi multipli e sindromi tumorali rare come la sindrome di Maffucci, la sindrome di Cowden e la sindrome di Carney.
Che cos'è il fibroadenoma?
Il fibroadenoma è un tumore benigno che si forma più frequentemente negli anni in cui la donna è fertile. La sua massa è formata da ghiandola mammaria e dal tessuto che la circonda.
Le sue dimensioni possono aumentare nel corso del tempo, soprattutto durante la gravidanza, mentre capita spesso che i fibroadenomi rimangano stabili dimensionalmente dopo la menopausa.
Generalmente i fibroadenomi sono costituiti singoli, solo circa il 10-20% è bilaterale. Fibroadenomi con un volume superiore ai 5 centimetri sono chiamati fibroadenomi giganti.
Quali sono le cause del fibroadenoma?
Le cause dell’insorgenza di questo tumore benigno sono sconosciute. L’ipotesi è che nella sua formazione giochino un ruolo gli ormoni sessuali.
Quali sono i sintomi del fibroadenoma?
I fibroadenomi si presentano come noduli isolati, duri al tatto che si muovono facilmente sotto alla pelle, solitamente indolori e dai margini ben definiti.
Come prevenire il fibroadenoma?
Non esistono comportamenti particolari per prevenire la formazione di un fibroadenoma. La diagnosi precoce può però essere favorita da controlli regolari e dall’autopalpazione del seno.
L’utilizzo della terapia anticoncezionale in presenza di fibroadenomi è ancora controbattuto. Non ci sono chiare evidenze scientifiche che controindichino l’utilizzo della pillola anticoncezionale se presenti fibroadenomi mammari. Alcuni studi evidenziano una riduzione dimensionale dei fibradenomi in pazienti che assumono contraccettivi orali.
Le donne che si avvicinano alla menopausa devono essere informate circa la possibilità che i cambiamenti ormonali favoriscano una parziale regressione spontanea, ma è altrettanto importante che le donne in menopausa tengano sotto controllo la comparsa di nuovi noduli attraverso l'autopalpazione e con lo screening mammografico, informandone tempestivamente il medico per il rischio che possa essere un nodulo tumorale.
Diagnosi
La diagnosi di fibroadenoma prevede:
- una vista senologica e solitamente anche una ecografia al seno che consente di distinguere il fibroadenoma da una cisti a contenuto liquido denso, cosa non sempre facile se il nodulo è di piccole dimensioni.
- mammografia e agobiopsia mammaria nei casi in cui le caratteristiche ecografiche siano sospette per carcinoma mammario.
Trattamenti
In caso di fibroadenoma, se l’ecografia o la eventuale biopsia hanno accertato la natura non maligna del nodulo e se lo stesso non aumenta velocemente di dimensioni, il trattamento può essere di tipo conservativo, verificando l’evoluzione del nodulo nel tempo mediante controlli clinici ed ecografici senza nessun particolare pericolo.
Tuttavia, nel caso in cui la presenza del fibroadenoma fosse associata a dolori o altri sintomi, se le sue dimensioni dovessero aumentare sopra i 3 centimetri o qualora fossero presenti un'anomala vascolarizzazione o bordi irregolari, il medico potrebbe consigliarne l’asportazione chirurgica.
La rimozione del fibroadenoma non comporta l’asportazione del tessuto mammario circostante perché solitamente è ben capsulato, non infiltra il tessuto circostante, ma tende a comprimerlo, per cui l'intervento non lascia tracce rilevanti nella forma del seno, anche in caso di noduli di grosse dimensioni, in quanto la ghiandola si riespande spontaneamente, una volta asportato il nodulo.