Che cos’è il fenomeno di Raynaud?
Il fenomeno di Raynaud (conosciuto anche come sindrome di Raynaud o malattia di Raynaud) è caratterizzato da una vasocostrizione, ossia l’eccessivo e anomalo restringimento dei piccoli vasi sanguigni (capillari o arteriole) in presenza di stimoli scatenanti (temperature fredde, stress emotivo) che alterano il flusso sanguigno nelle zone periferiche dell’organismo, come mani e piedi e più raramente naso, labbra e orecchie. La vasocostrizione rende la zona interessata intorpidita, con alterazioni nel colore e più fredda della norma; nei casi più gravi, la riduzione della circolazione può diventare cronica e portare alla formazione di ulcere. Il fenomeno di Raynaud interessa maggiormente la popolazione femminile, in particolare tra i 15 e i 30 anni.
Quali sono le cause del fenomeno di Raynaud?
Alla base del fenomeno di Raynaud sembra esserci l’eccessiva reattività dei vasi sanguigni alle temperature e allo stress, che porta alla riduzione del flusso di sangue alle estremità del corpo per ridurre la dispersione di calore.
Esistono due forme di questa condizione. La forma primaria o primitiva, la più diffusa che interessa generalmente le persone più giovani, ha una causa ignota e non è associata a nessuna malattia sistemica che possa provocare il restringimento dei vasi sanguigni. I fattori di rischio per questa forma, oltre all’età, sono l’appartenenza alla popolazione femminile, abitare in un luogo dal clima freddo e la familiarità. La forma secondaria insorge più comunemente in persone di circa 40 anni, è invece associata a una condizione medica sottostante: per esempio malattie autoimmuni (come sclerodermia, connettivite mista, poli/dermatomiosite, lupus eritematoso sistemico, artrite reumatoide e sindrome di Sjogren). Altri fattori predisponenti noti sono: l’utilizzo di strumenti lavorativi freddi o vibranti, il fumo, traumi, lesioni e interventi chirurgici alle mani o ai polsi, l’assunzione di alcuni farmaci (per esempio i beta bloccanti, i chemioterapici), l’esposizione a cloruro di vinile.
Quali sono i sintomi del fenomeno di Raynaud?
Il fenomeno di Raynaud è facilmente riconoscibile in base a un tipico cambiamento di colore che avviene in tre fasi: le dita diventano prima bianche per lo spasmo dei vasi sanguigni, poi blu quando si ripristina la circolazione venosa, e infine rosse quando anche il sangue arterioso torna a circolare. Frequenza, durata e gravità dello spasmo dei vasi sanguigni sono variabili da pochi minuti ai 30 minuti, e si accompagnano in genere anche a sintomi come:
- alterazione della sensibilità tattile
- abbassamento della temperatura dell’area interessata
- alterazione del colore della pelle
- intorpidimento, gonfiore e dolore acuto quando l’afflusso di sangue torna alla normalità.
Come si previene il fenomeno di Raynaud?
Il rischio di comparsa del fenomeno di Raynaud può essere ridotto con un’adeguata protezione dal freddo, per esempio utilizzando un abbigliamento adatto durante l’inverno come giacche e cappotti con polsini stretti, sciarpa, cappello, guanti e calze pesanti (ma anche paraorecchi e passamontagna se ad essere interessati dal disturbo sono naso e orecchie). Si consiglia inoltre di evitare l’uso di aria condizionata e improvvisi cambiamenti di temperatura e di mantenere un’attività fisica adeguata, in modo da favorire la circolazione del sangue.
Fenomeno di Raynaud: come si fa la diagnosi?
Per distinguere la forma primaria da quella secondaria di fenomeno di Raynaud il medico raccoglie informazioni cliniche complete al momento della visita (anamnesi) ed esegue l’esame fisico del paziente. L’esame specifico per inquadrare il fenomeno di Raynaud e distinguere tra fenomeno primitivo e secondario è la capillaroscopia, che permette di valutare forma e struttura dei vasi capillari che trasportano il sangue verso le estremità interessate dalla patologia. L’esame consente di individuare sia i capillari di dimensioni aumentate (megacapillari), sia le aree prive di capillari (avascolari), la cui presenza è associata a sclerosi sistemica. L’esame è poco invasivo e si esegue facendo passare una sonda sulla cuticola delle dita, non sono quindi necessarie particolari norme di preparazione; è richiesto però di non presentarsi con smalto di nessun tipo sulle unghie e non fare la manicure per i 30 giorni che precedono l’esame.
Nel sospetto di una malattia autoimmune associata al fenomeno di Raynaud viene in genere richiesto il test ANA e, se positivo, altri autoanticorpi come antiENA, antiDNA, Reuma test.
Come trattare il fenomeno di Raynaud?
Il trattamento farmacologico del fenomeno di Raynaud dipende dalla sua gravità e dall’eventuale presenza di patologie sottostanti.
In genere si avvale di una terapia vasodilatatrice a base di farmaci calcioantagonisti, utile a contenere i sintomi. Se la terapia non è efficace e si formano piccole ulcere delle dita, il trattamento può prevedere il ricorso a farmaci vasodilatatori come i prostanoidi, somministrati in genere per via endovenosa in sede ospedaliera.
Ultimo aggiornamento: Marzo 2025
Data online: Settembre 2015