Una minoranza di tumori neuroendocrini localizzati a livello del tratto gastro-enterico-pancreatico sono costituiti da cellule tumorali poco differenziate e a rapida crescita, che possono originare da tutti i distretti.
Tali tumori vengono trattati in maniera differente rispetto alle altre forme, ben differenziate, di tumori neuroendocrini, tumori a lenta crescita e solitamente poco aggressivi, anche se in alcuni casi possono invece crescere rapidamente e comportarsi in modo più maligno.
Diagnosi
Per confermare la diagnosi di carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato e definirne la sede, le dimensioni e la presenza di metastasi (fenomeno peraltro molto frequente in questa variante di malattia), generalmente vengono effettuati i seguenti esami:
- Tomografia Computerizzata (TC) dell’addome con tecnica trifasica: permette di acquisire immagini durante 3 differenti fasi di passaggio del mezzo di contrasto attraverso il fegato, per avere informazioni più accurate sulla eventuale diffusione del tumore ai linfonodi o al fegato
- Risonanza magnetica (RM) dell’addome
- PET-TC (Tomografia ad Emissione di Positroni con fusione TC): è attualmente una delle indagini più importanti per la diagnosi e la ristadiazione dei tumori neuroendocrini, grazie allo sviluppo di radiofarmaci specifici per questo tipo di neoplasie.
- La PET-TC con FGD utilizza un radiofarmaco che si accumula nelle lesioni neoplastiche caratterizzate da elevato metabolismo degli zuccheri e quindi fornisce informazioni circa l’aggressività delle neoplasie.
- La PET-TC con Dopamina utilizza un precursore di alcune sostanze secrete dalle neoplasie neuroendocrine e pertanto permette l’identificazione di questi tumori per via del loro peculiare metabolismo.
- La PET-TC con Gallio-DOTA-peptide utilizza un radiofarmaco in grado di legarsi ai recettori per la somatostatina molto spesso presenti in abbondanza sulla superficie dei tumori neuroendocrini. Lo studio recettoriale di queste neoplasie non soltanto ne permette l’identificazione ma anche la selezione per alcuni tipi di terapie che utilizzano radiofarmaci analoghi della somatostatina.
- Scintigrafia recettoriale: è in grado di individuare i tumori neuroendocrini grazie alla presenza dei recettori per la somatostatina. Attualmente è un’indagine obsoleta nei centri ove sia disponibile la PET con Gallio-DOTA.
- Biopsia: si tratta di un prelievo del tumore, che viene poi esaminato al microscopio. E’ indispensabile per aver conferma che si tratti di un carcinoma neuroendocrino poco differenziato.
Trattamenti
Solitamente questo tipo di tumori viene diagnosticato in stadi avanzati e trattato con regimi di chemioterapia che utilizzano simultaneamente diversi tipi di farmaci. In alcuni casi, al trattamento chemioterapico possono essere associati anche trattamenti chirurgici o radioterapici.