Il carcinoma basocellulare, o basalioma, è la tipologia di tumore più comune fra tutti i tumori e di conseguenza il più frequente fra quelli che interessano la pelle. Insorge nelle cellule basali della cute, da cui prende il nome.
Che cos’è il carcinoma basocellulare?
Le aree del corpo più frequentemente colpite da questo carcinoma sono quelle esposte alla luce del sole e in particolare la testa e collo (70%), seguite da tronco (15% dei casi), braccia e gambe, anche se può presentarsi in altri distretti corporei (sotto le ascelle, sul seno, nella zona perianale e genitale, sul palmo delle mani e sulle piante dei piedi). La crescita di questo tumore cutaneo è in genere molto lenta e, solitamente, non dà origine a metastasi a distanza. Se non trattato, però, può infiltrare i tessuti danneggiandoli anche in modo grave. Le persone che hanno già avuto un carcinoma basocellulare rischiano di svilupparne altri negli anni successivi, che non necessariamente insorgeranno nella stessa zona del corpo.
Quali sono le cause del carcinoma basocellulare?
La causa principale alla base dell’insorgenza del carcinoma basocellulare è l’esposizione eccessiva e senza le giuste precauzioni ai raggi solari: l’esposizione intensa e continua alle radiazioni ultraviolette (solari o da lampada UV), soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, comporta un rischio più alto di insorgenza di questo tipo di neoplasia.
In rari casi questo tumore cutaneo può insorgere in seguito ad agenti di tipo fisico (es. ustioni) o in seguito a radiazione con raggi x, o per protratta esposizione ad agenti chimici come l’arsenico.
Esistono malattie rare che predispongono alla comparsa e anche una malattia genetica rara che fa sviluppare molti carcinomi basocellulari (Sindrome di Gorlin).
Quali sono i sintomi del carcinoma basocellulare?
Esistono diversi tipi di carcinoma basocellulare:
- Carcinoma basocellulare superficiale: è la forma più diffusa. Si manifesta come una macchia eritematosa a limiti netti.
- Carcinoma basocellulare nodulare: è un’altra forma molto frequente. Si manifesta come una lesione perlacea con margini ben definiti e con teleangectasie (dilatazione di piccoli vasi sanguigni) visibili. Può essere presente una crosta centrale o un’ulcerazione.
- Carcinoma basocellulare pigmentato: sia la forma superficiale che quella nodulare possono presentare lesioni marroni, blu o nere dovute alla presenza di pigmento.
- Epitelioma basocellulare sclerodermiforme: è la forma infiltrante di questo carcinoma. In genere la lesione è simile a una cicatrice, di colore biancastro e risulta dura al tatto.
Come prevenire il carcinoma basocellulare?
Nel caso dell’epitelioma basocellulare le principali armi preventive sono:
- Esporsi al sole in modo responsabile mediante l’utilizzo di abiti protettivi, occhiali da sole, cappelli e applicare, nelle parti che rimangono scoperte, un foto riflettente minerale naturale.
- Evitare di esporsi ai raggi solari nelle ore più calde nei mesi estivi, ovvero tra le 11 e le 16
- Sottoporsi periodicamente a controlli mirati.
- Evitare le ustioni e l’abbronzatura artificiale.
- Esaminare l’intera superficie del corpo regolarmente senza trascurare il cuoio capelluto e rivolgersi al proprio medico se si riscontra la presenza di una lesione cutanea che: si accresce; forma una crosta o sanguina spesso e rimane aperta per più di tre settimane; forma una zona biancastra simile a una cicatrice; presenta cambiamenti in termini di dimensioni, forma, colore o elevazione.
Diagnosi
Di solito la diagnosi avviene per osservazione della lesione da parte del dermatologo che si avvale dell’esame demoscopico per accertare che si tratti di carcinoma baso-cellulare. Inoltre, esiste la possibilità di valutare le lesioni dubbie alla dermoscopia utilizzando la microscopia confocale che permette di visualizzare il tumore dal punto di vista microscopico senza eseguire una biopsia. Se persistono dubbi si ricorre comunque all’esame istologico.
Trattamenti
Nel caso del carcinoma basocellulare il trattamento si basa su terapie locali. L’obiettivo è rimuovere il tumore preservando la funzionalità e l’estetica della parte trattata. Attualmente le terapie utilizzate sono:
- L’asportazione chirurgica radicale;
- La rimozione per curettage;
- La terapia fotodinamica;
- La terapia medica locale con stimolatori del sistema immunitario (Imiquimod).
In caso di epitelomi multipli o avanzati si ricorre a una classe di farmaci (Vismodegib, Sonidegib) che agisce sullo via di stimolo principale alla crescita.
La visita dermatologica serve a diagnosticare e trattare le patologie cutanee come dermatite, eczema, eritema, acne, psoriasi, vitiligine, e disturbi degli annessi cutanei, o per monitorare l’evoluzione di una patologia cutanea già diagnosticata in precedenza.