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Artrite reumatoide


Che cos’è l’artrite reumatoide?

L’artrite reumatoide è una malattia infiammatoria cronica e autoimmune che colpisce primariamente le articolazioni, in particolare quelle di mani, polsi, caviglie e piedi, determinando dolore e tumefazione nelle sedi colpite e accompagnandosi a difficoltà nell’esecuzione dei movimenti quotidiani. Se non viene trattata in maniera tempestiva, la malattia può progredire causando deformità articolari tipiche, oggi per fortuna più rare grazie all’avvento di nuovi farmaci. Tuttavia l’infiammazione tipica della malattia può coinvolgere anche altri organi e apparati, ad esempio il polmone, le sierose (ovvero le membrano che rivestono per esempio cuore e polmoni), l’occhio, la cute e i vasi sanguigni.

L’artrite reumatoide colpisce più frequentemente il sesso femminile, soprattutto nella fascia tra i 40 e i 60 anni, ma può esordire a qualsiasi età. La prevalenza è stimata intorno all’1% della popolazione generale adulta e, sebbene esista una certa predisposizione genetica, non è considerata una malattia ereditaria.

Quali sono le cause dell’artrite reumatoide?

L’artrite reumatoide è considerata una malattia multifattoriale, poiché il suo sviluppo dipende dall’interazione di diversi fattori. Attualmente, si ritiene che in geneticamente predisposti, un fattore ambientale possa alterare il sistema immunitario attraverso due meccanismi principali: il “mimetismo molecolare“, in cui un elemento esterno viene scambiato per una componente del corpo, oppure la modifica di antigeni normalmente riconosciuti come “self” dal sistema immunitario con conseguente perdita della tolleranza immunologica verso alcune proteine umane, quali i costituenti delle strutture articolari. Questo in ultimo porta all’attivazione anomala dei linfociti T e B e alla produzione di citochine infiammatorie, come TNF-alfa e IL-17, che sostengono l’infiammazione cronica e possono portare al danno articolare.

La maggior parte dei pazienti con artrite reumatoide, in particolare nei portatori di HLA DR4 o DR1, si osserva la positività ad alto titolo del fattore reumatoide e/o degli anticorpi anti-proteine citrullinate (anti-CCP). Questi ultimi sono oggi considerati più specifici per la malattia e rivestono anche un ruolo prognostico identificando i pazienti che sono a maggior rischio di progressione.

Quali sono i sintomi dell’artrite reumatoide?

L’artrite reumatoide generalmente si caratterizza per un impegno simmetrico e aggiuntivo delle articolazioni. A essere colpite sono in particolare le piccole articolazioni delle mani e dei piedi, ma qualsiasi articolazione diartrodiale (cioè dotata di membrana sinoviale) può essere coinvolta. Più frequentemente l’infiammazione è poliarticolare, ossia interessa più di 5 articolazioni contemporaneamente e, se non trattata o non responsiva ai trattamenti, può provocare erosioni ossee e deformità articolari con disabilità conseguente.

Oltre al dolore e al gonfiore delle articolazioni colpite, i pazienti con artrite reumatoide riferiscono una significativa rigidità articolare dopo periodi di riposo e soprattutto al mattino al risveglio, con durata talvolta di molte ore e significativo impatto sulla qualità della vita. Sebbene l’interessamento della colonna vertebrale non sia tipico, una delle complicanze rare e tardive di malattia è il coinvolgimento del rachide cervicale e in particolare del dente dell’epistrofeo con possibile interessamento del midollo spinale.

Per quanto concerne l’interessamento sistemico o extrarticolare, come già anticipato la malattia può causare fibrosi polmonare, infiammazione delle sierose (sierositi) o dei vasi sanguigni (vasculite), nodulosi cutanea e degli organi interni o ancora infiammazione dell’occhio (episcleriti e scleriti).  

Artrite reumatoide: come si fa la diagnosi

La diagnosi di artrite reumatoide si basa essenzialmente sulla valutazione dei sintomi e dei segni clinici di malattia, quali il dolore e la tumefazione delle articolazioni coinvolte che devono esser presenti e perdurare da più di 6 settimane; spesso il laboratorio può supportare la clinica, in quanto nelle fasi di attività di malattia non è infrequente il riscontro di elevati indici di infiammazione, in particolare della proteina C reattiva (PCR). Inoltre una quota significativa di pazienti presenta positività del fattore reumatoide e degli anti-CCP.

Tra le altre indagini utili alla diagnosi di malattia inoltre:

  • la radiografia di mani e piedi, oltre che delle altre sedi coinvolte per valutare l’eventuale presenza di erosioni ovvero di “danno” articolare da malattia
  • l’ecografia articolare e meno di frequente la risonanza magnetica, per stimare l’attività di malattia e valutare la presenza di proliferazione del tessuto e/o di versamento all’interno dell’articolazione e/o nella guaina dei tendini.

Nei casi in cui si sospetti un interessamento extra-articolare, il paziente dovrà essere sottoposto ad altre indagini quali ad esempio la radiografia o la TAC del torace per studiare il parenchima polmonare ed escludere una fibrosi.

Poiché l’artrite reumatoide, come altre malattie infiammatorie croniche, può causare una progressiva perdita di massa ossea, spesso aggravata dall’uso prolungato di terapie con cortisonici, è opportuno infine effettuare una Mineralometria Ossea Computerizzata (MOC) per identificare precocemente l’osteoporosi e stimare il rischio di una frattura. 

Come trattare l’artrite reumatoide

La diagnosi precoce è fondamentale perché consente un trattamento tempestivo di malattia, che è fortemente legato a maggior probabilità di successo della terapia.

Il trattamento è volto alla remissione, ovvero a un controllo di malattia che ne garantisca la minor interferenza possibile con la quotidianità della persona con artrite reumatoide. La remissione passa attraverso il controllo del dolore e il mantenimento di un’abilità funzionale massima.

Le attuali conoscenze sull’artrite reumatoide permettono di colpire bersagli molto accurati all’interno del sistema immunitario utilizzando i farmaci biologici e le piccole molecole, con conseguente controllo di malattia.

In Humanitas viene effettuata, nei casi in cui vi sia indicazione, una biopsia della membrana sinoviale colpita da infiammazione per guidare le scelte terapeutiche successive e personalizzare quindi il trattamento dell’artrite reumatoide.

Visita specialistica reumatologica

La visita reumatologica è un passaggio fondamentale per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle malattie reumatiche dell’adulto.

Ultimo aggiornamento: Dicembre 2024
Data online: Febbraio 2017

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