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Crioconservazione – congelamento degli ovociti e degli embrioni


Con crioconservazione si intende il congelamento di materiale biologico in azoto liquido per conservarlo nel tempo mantenendone inalterate le condizioni. È una tecnica si può applicare ai gameti e agli embrioni. È la fase finale di un processo articolato che si conclude con il prelievo degli ovociti in regime di ricovero in Day Surgery.

Cos’è la crioconservazione degli ovociti e degli embrioni?

La crioconservazione degli ovociti è una metodica cui Humanitas Fertility Center dedica i propri sforzi da anni e viene proposta alla coppia dopo il recupero di un elevato numero di ovociti.

Si tratta di una tecnica che solo recentemente non viene più considerata sperimentale: negli Stati Uniti è considerata una tecnica standard solo dal 2012. Inizialmente è stata introdotta nel nostro Istituto per le pazienti che dovevano essere sottoposte a una chemioterapia, al fine di preservare una possibilità futura di concepire, e per le pazienti che per motivazioni etiche o personali non desideravano accedere alla crioconservazione degli embrioni.

Dopo l’approvazione della Legge 40/2004 e fino al maggio del 2009, visto il divieto di congelare embrioni, la crioconservazione degli ovociti è stata proposta come unica possibilità alle coppie che manifestavano l’intenzione di accedere a un ulteriore tentativo di gravidanza, in modo che la paziente non si dovesse sottoporre a una nuova terapia farmacologica di stimolazione e a un nuovo prelievo chirurgico degli ovociti.

Dal maggio 2009, dopo la sentenza 151 della Corte Costituzionale, è di nuovo consentita la crioconservazione embrionaria per garantire alla coppia di ottenere le migliori probabilità di successo e ridurre il rischio correlato alle gravidanze multiple. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale, il Comitato Etico di Humanitas ha recepito e approvato le linee guida delle Società Italiane della Riproduzione e delle Società Scientifiche Europea e Statunitense, in relazione al numero di ovociti da utilizzare in ogni coppia, degli embrioni da trasferire e sulla possibilità di crioconservazione degli embrioni soprannumerari.

Humanitas Fertility Center ha conseguentemente modificato i protocolli per aderire alla nuova normativa, ritornando a crioconservare embrioni come avveniva normalmente prima dell’approvazione della Legge 40 del 2004.

Tali possibilità sono illustrate e discusse durante la spiegazione del consenso. È previsto che la coppia versi un contributo annuale per sostenere i costi di crioconservazione nel caso del congelamento degli ovociti, mentre non sono previsti costi aggiuntivi per la crioconservazione degli embrioni.

Quando aderisce al consenso informato per la crioconservazione embrionaria, la coppia si impegna all’utilizzo futuro degli embrioni. Qualora la coppia non intenda accettare la possibilità di crioconservazione di embrioni soprannumerari, verranno utilizzati solo i 3 ovociti ritenuti di migliore qualità morfologica e tutti gli embrioni dovranno essere in ogni caso trasferiti. Saranno crioconservati solo in caso di grave e imprevisto impedimento al trasferimento, secondo quanto definito dalla Legge 40/2004.

Quali sono le procedure per la crioconservazione degli ovociti e degli embrioni?

La crioconservazione degli ovociti maturi viene eseguita lo stesso giorno del prelievo degli ovociti e si effettua tramite vitrificazione

Gli embrioni possono essere crioconservati dopo fecondazione in vitro (FIVET) o di un’iniezione intracitoplasmatica degli spermatozoi (ICSI). 

Secondo la legge vigente, con gli embrioni crioconservati si possono: 

  • utilizzare per un ulteriore tentativo di procreazione medicalmente assistita dopo fallimento del primo tentativo o (nelle coppie che hanno già avuto un figlio) se si intende avere un secondo bambino
  • trasferire in un altro Centro specializzato e autorizzato
  • abbandonare mediante un’apposita dichiarazione firmata. In questo caso la coppia rinuncia agli embrioni. La normativa italiana prevede che gli embrioni non possano essere donati ad altre coppie o alla ricerca scientifica, e che non possono essere distrutti. In caso di abbandono quindi gli embrioni rimarranno a carico del Centro presso cui sono crioconservati a tempo indefinito.

Alla fine del trattamento alla coppia viene consegnata una relazione conclusiva della procedura. Questa relazione, collegata alla cartella clinica, contiene i dati ecografici e ormonali del monitoraggio, la scheda con i dati del prelievo degli ovociti, la scheda concernente il trasferimento embrionario e una scheda di laboratorio con i dati riguardanti il trattamento, le caratteristiche degli ovociti e degli embrioni.

I dati personali dei pazienti e tutte le informazioni che consentirebbero di identificare chi si sia sottoposto a una procedura di PMA e a quale procedura, sono coperti dalla legge a tutela della privacy.

In base alle indicazioni della Legge 40/2004, solo dati anonimi, riguardanti il ciclo di terapia, devono essere comunicati, secondo le norme previste, al Registro Nazionale della Procreazione Medicalmente Assistita, tenuto dall’Istituto Superiore di Sanità. Humanitas Fertility Center partecipa all’European IVF Monitoring Programme (EIM), Registro Europeo per la European Society of Human Reproduction and Embryology (Eshre).

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