Che cos’è la vitamina K
La vitamina K, o naftochinone, fa parte delle vitamine liposolubili, che vengono accumulate nel fegato e non devono dunque essere assunte di continuo, attraverso i cibi. Il corpo la rilascia a piccole dosi quando il suo utilizzo diventa necessario.
A che cosa serve la vitamina K?
La vitamina K, o naftochinone, ha un ruolo fondamentale nel processo di coagulazione del sangue e assicura la funzionalità delle proteine che formano e mantengono in forma le ossa.
In quali alimenti è presente la vitamina K?
La vitamina K, o naftochinone, si trova perlopiù in alimenti di origine vegetale come pomodori, spinaci, cavoli, cime di rapa, ma è presente anche nel fegato. La vitamina K è prodotta anche dal nostro intestino.
Qual è il fabbisogno giornaliero di vitamina K?
Il fabbisogno giornaliero di vitamina K, o naftochinone, negli adulti è di circa 140 microgrammi al giorno, quantità che è soddisfatta da una dieta normale.
Carenza di vitamina K
Dal momento che la vitamina K, o naftochinone, è impiegata nel processo di coagulazione del sangue, una sua carenza nell’organismo umano provoca emorragie. La carenza si verifica però raramente e sempre a seguito di patologie che impediscono il regolare assorbimento intestinale o di cure prolungate a base di antibiotici.
Tra gli effetti della carenza di vitamina K ci sono anche fratture ossee, osteoporosi e forme di artrosi.
Eccesso di vitamina K
L’eccesso di vitamina K, o naftochinone, negli adulti è molto raro e altrettanto rari sono i suoi effetti: vomito, anemia, trombosi, sudorazione eccessiva, vampate di calore, senso di oppressione al petto.
Un eccesso di vitamina K, o naftochinone, può essere riscontrato nei neonati nel caso in cui siano state somministrate dosi troppo alte di integratori vitaminici; tale situazione porta a sintomi tipici a quelli dell’itterizia.
È vero che la vitamina K viene suddivisa in tre gruppi?
Sì, si tratta di una suddivisione dovuta alle diverse origini, nature e funzioni delle vitamine K. Si tratta di:
- vitamina K1 (fillochinone), di origine vegetale, la più presente nelle diete, che interviene nei processi di coagulazione del sangue
- vitamina K2 (menachinone), di origine batterica, favorisce l’assorbimento della microflora intestinale ed è fondamentale per il benessere delle ossa
- vitamina K3 (Menadione idrosolubile), di origine sintetica e inserita in farmaci cui è affidato il compito di regolare i processi di coagulazione del sangue.