Che cos’è il vaccino antimeningococcico?
Il meningococco (Neisseria meningitidis) è un batterio di cui si conoscono 13 tipi, solo 5 tipi però sono responsabili di malattie (A, B, C, Y, W135). In Italia e in Europa si segnala una prevalenza dei sierotipi B e C.
Il meningococco è responsabile di diverse infezioni di entità variabile e può colpire a qualunque età, con una prevalenza nei bambini sotto i cinque anni. La trasmissione avviene tramite goccioline nasali o faringee emesse da persone infette o portatrici del batterio.
Le infezioni da meningococco sono spesso asintomatiche o causano un’infiammazione delle alte vie respiratorie; nei casi più gravi però il batterio può causare la meningite (un’infezione dei tessuti che rivestono il cervello) portare meningite o sepsi, malattie molto gravi i cui esiti possono anche essere fatali che possono interessare persone di qualsiasi età ma sono più comuni in bambini sotto i 5 anni, con un picco nei primi 12 mesi dalla nascita. Il vaccino contro il meningococco, dunque, è una fondamentale protezione contro la meningite da meningococco. Si tratta di vaccini prodotti con componenti della capsula dei diversi tipi specifici (definiti sierogruppi) di meningococco, dunque glicoproteine o polisaccaridi, che vengono sintetizzati e legati (coniugati) a una proteina che ne potenzia l’azione.
Come funziona il vaccino antimeningococcico?
Sono disponibili due tipi di vaccino antimeningococcico:
- Vaccino coniugato tetravalente contro i meningococchi di tipo A, C, Y, W135 (Mcv4)
- Vaccino contro il meningococco B.
Il vaccino coniugato viene somministrato tramite iniezione intramuscolare: nel braccio dai 9 anni in su, nella faccia antero-laterale della coscia per i bambini più piccoli. Il vaccino tetravalente viene somministrato per via sottocutanea nella parte alta del braccio.
Quando fare il vaccino antimeningococcico?
Il vaccino antimeningococcico non è obbligatorio in Italia ma rientra nelle vaccinazioni raccomandate.
Il vaccino coniugato contro il meningococco B è raccomandato a tutti i nuovi nati con 2 dosi nel primo anno di vita e un richiamo nel secondo anno di vita.
Il vaccino coniugato tetravalente (A, C, Y, W135) è raccomandato a tutti i nuovi nati a partire dai 12 mesi compiuti. Va ripetuto nuovamente con una dose di richiamo a partire dai 12 anni.
Questo vaccino è indicato qualora si programmi un viaggio in Paesi ritenuti a rischio per la presenza dei meningococchi A, C, Y, W135.
Soggetti affetti da determinate patologie sono esposti a un incrementato rischio di infezione meningococcica invasiva. Pertanto, si raccomanda l’immunizzazione con vaccino antimeningococco coniugato nei soggetti affetti dalle seguenti condizioni patologiche:
- diabete mellito di tipo 1
- immunodepressioni e immunodeficienze immunodepressione congenita o acquisita (in particolare in caso di trapianto d’organo, terapia antineoplastica o terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi)
- emoglobinopatie quali talassemia e anemia falciforme
- assenza della milza (asplenia anatomica o funzionale) e candidati alla splenectomia in elezione
- insufficienza renale o surrenale cronica
- patologie epatiche severe
- infezione da HIV
- impianto cocleare
- perdita di liquido cerebrospinale da traumi o intervento
- difetti congeniti del complemento (C5 – C9)
- difetti dei Toll like receptors di tipo 4
- difetti della properdina
- soggetti conviventi con soggetti affetti dalle patologie sopraelencate.
Effetti collaterali del vaccino antimeningococcico
Il vaccino antimeningococcico è ben tollerato. Entro 48 ore dalla somministrazione potrebbero manifestarsi rossore, gonfiore, dolore nella sede di iniezione, febbre, disturbi intestinali, disturbi del sonno, irritabilità. Questi sintomi, qualora si presentassero, durano generalmente 1-2 giorni.
Come per tutti i vaccini è possibile che si verifichi l’eventualità di reazioni allergiche anche gravi. Si tratta di un’evenienza comunque rara così come è rara una reazione con convulsioni e ipotonia. In caso di bambini che hanno sviluppato una reazione severa a una dose di vaccino antimeningococcico o a un componente o eccipiente del vaccino bisogna evitare la vaccinazione.