Che cos'è e a che cosa serve lo shunt cerebrale?
Lo shunt è un dispositivo di drenaggio che viene impiantato nel ventricolo cerebrale. È formato in genere da una valvola e due cateteri.
Vi si ricorre nel trattamento dei pazienti affetti da idrocefalo, una patologia caratterizzata da un aumento di volume del cervello dovuto a un eccesso di liquido cerebrospinale.
Il dispositivo serve a drenare il liquido cerebrale in eccesso verso altri distretti corporei.
Come funziona lo shunt cerebrale?
Lo shunt cerebrale viene impiantato nel corso di un intervento neurochirurgico in anestesia totale. L'équipe chirurgica procederà a praticare un'incisione sul cuoio capelluto e un foro nel cranio; effettuando poi piccole aperture sul rivestimento cerebrale si accede al ventricolo tramite catetere. Un altro catetere raggiunge l'addome passando tramite collo e torace con accesso da dietro l'orecchio.
Il neurochirurgo esegue poi un'incisione sopra o dietro l'orecchio per l'inserimento dello shunt, che viene collegato con i cateteri.
Quando si verifica una pressione eccessiva dovuta ad accumulo di liquido nel cervello, la valvola dello shunt si apre e drena il liquido cerebrospinale nel torace o nell'addome per mezzo del catetere, diminuendo così la pressione intracranica.
Lo shunt cerebrale è pericoloso o doloroso?
L'introduzione di uno shunt è una procedura sicura e rodata, questo dispositivo infatti viene usato da almeno cinquant'anni nel trattamento di pazienti con idrocefalo. I rischi sono quelli propri di un intervento chirurgico in anestesia generale.