La chirurgia ricostruttiva è quella branca della chirurgia plastica il cui obiettivo è riparare dal punto di vista funzionale i difetti a carico di diversi tessuti dell'organismo (cute, sottocute, muscoli) sia congeniti (cioè presenti sin dalla nascita, come la labioschisi, la palatoschisi, le malformazioni a carico di mammelle o genitali) che acquisiti (postumi di traumi, incidenti, malattie, pregressi interventi chirurgici). Migliorare l'aspetto estetico delle parti del corpo su cui si interviene è invece un obiettivo – seppur importante – secondario, per questa branca della chirurgia plastica.
Di che cosa si occupa il chirurgo ricostruttivo?
Il chirurgo ricostruttivo è il medico specializzato in chirurgia plastica che si occupa di riparare dal punto di vista funzionale i difetti a carico di diversi tessuti dell'organismo (cute, sottocute, muscoli) sia congeniti (cioè presenti sin dalla nascita, come la labioschisi, la palatoschisi, le malformazioni a carico di mammelle o genitali) che acquisiti (postumi di traumi, incidenti, malattie, pregressi interventi chirurgici).
Quali sono le patologie trattate più spesso dal chirurgo ricostruttivo?
Le patologie più spesso trattate dal chirurgo ricostruttivo sono sovrapponibili a quelle trattate dal chirurgo plastico, con l'unica differenza che nella chirurgia ricostruttiva l'obiettivo prioritario è il recupero della funzionalità del distretto corporeo su cui si va a operare:
- anomalie causate da difetti di nascita (labbro leporino, palatoschisi, dita palmate);
- aree del corpo danneggiate da interventi chirurgici demolitivi (mastectomie, neoplasie del viso);
- ustioni gravi;
- traumi (fratture del viso, ferite lacero contuse).
Quali sono le procedure più utilizzate dal chirurgo ricostruttivo?
Diverse sono le procedure che possono essere utilizzate dal chirurgo ricostruttivo a seconda della condizione da trattare. Le tecniche più utilizzate sono rappresentate – come accade anche per la chirurgia plastica – dagli innesti, dai lembi e dagli impianti:
- gli innesti sono porzioni di tessuto che vengono prelevate da una certa area dell'organismo del paziente (ad esempio dall'addome) per essere impiantate in un'altra area dell'organismo, detta "area ricevente" (ad esempio sul braccio);
- i lembi sono porzioni di tessuto che mantengono una connessione (chiamata "peduncolo") con l'area donatrice e che vengono trasferiti sull'area ricevente che deve quindi necessariamente essere limitrofa all'area donatrice;
- gli impianti vengono utilizzati per diversi scopi, solitamente per il riempimento o la correzione di deformità congenite o acquisite. Gli impianti più conosciuti sono le protesi mammarie, ma esistono materiali simili per polpacci, glutei e zigomi. Esistono infine delle protesi esterne per la sostituzione di parti di organo: tra le più note quelle per il naso e per l'orecchio.
Quando chiedere un appuntamento al chirurgo ricostruttivo?
È bene chiedere un appuntamento con il chirurgo plastico nel caso in cui si abbia necessità di riparare difetti congeniti (presenti dalla nascita) o acquisiti (causati da pregressi interventi chirurgici, malattie, traumi o infortuni) e nel caso in cui sia necessario monitorare il decorso post-operatorio.