Il sangue nelle feci è la presenza di sangue visibile o occulto (non visibile a occhio nudo) nelle evacuazioni intestinali. Questo fenomeno può indicare diverse condizioni, alcune delle quali possono essere relativamente innocue, mentre altre potrebbero richiedere attenzione medica immediata.
Quali malattie si possono associare a sangue nelle feci?
Esistono diversi tipi di sangue nelle feci:
Sangue rosso vivo (proctorragia o ematochezia): di solito indica un sanguinamento nella parte inferiore del tratto gastrointestinale, (colon, retto o ano). Le cause più comuni sono:
- Emorroidi
- Ragadi anali
- Malattie infiammatorie croniche intestinali (colite ulcerosa, malattia di Crohn)
- Malattie intestinali infettive
- Polipi o tumori del colon
- Colite ischemica
- Ectasie vascolari (angiodisplasie).
Feci nere e catramose (melena): di solito sono indicative di un sanguinamento dalla parte superiore dell’apparato digerente (esofago, stomaco, piccolo intestino). Le cause più comuni sono:
- Ulcere peptiche dello stomaco o del duodeno
- Tumori gastrointestinali
- Ectasie vascolari (angiodisplasie, lesioni di Dieulafoy)
- Varici esofago-gastriche.
Sangue occulto: invisibile a occhio nudo, ma rilevabile con esami specifici. Il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci viene offerto gratuitamente nell’ambito dello screening regionale per la prevenzione del carcinoma colo-rettale a partire dai 50 anni d’età. Uno stillicidio ematico cronico e non visibile a occhio nudo pone indicazione a eseguire una colonscopia perché può essere associato a varie condizioni:
- polipi
- tumori
- diverticoli
- malattie infiammatorie intestinali
- ectasie vascolari.
Cosa fare in presenza di sangue nelle feci?
Nel caso si osservi la presenza di sangue nelle feci è sempre opportuno consultare il proprio medico curante.
La valutazione medica è necessaria per capire se la presenza di sangue si associa ad altri segni o sintomi di allarme, quali: tachicardia, dispnea, pallore muco-cutaneo, dolore addominale, febbre, perdita di peso, cambiamento delle abitudini intestinali come la diarrea o la stipsi di recente insorgenza.
In base alla presenza o assenza di questi segni e sintomi, il curante porrà indicazioni sulle indagini di approfondimento da eseguire, quali:
- Esami di laboratorio, per valutare l’eventuale presenza di anemia e/o infezioni.
- Esami endoscopici (colonscopia, esofagogastroduodenoscopia o enteroscopia con videocapsula).
- Imaging (ecografia addome, TC, risonanza magnetica).
La presenza di sangue nelle feci non sempre indica una condizione grave, ma è fondamentale non trascurarla. È sempre opportuno rivolgersi a un medico per una diagnosi ed un trattamento appropriati.
Ultimo aggiornamento: Febbraio 2025
Data online: Novembre 2020