L'Estradiolo è un ormone steroide estrogeno deputato alla regolazione del ciclo mestruale della donna e alla comparsa e al mantenimento dei caratteri sessuali femminili (anche se viene prodotto in concentrazioni inferiori anche dall'organismo maschile).
Durante la pubertà contribuisce alla maturazione degli organi riproduttivi femminili (vagina, utero, tube, ovaie) e stimola la comparsa dei caratteri sessuali secondari (sviluppo delle mammelle e della tipica conformazione corporea con deposizione del grasso su seno, fianchi e cosce). Svolge inoltre un'azione protettiva contro l'osteoporosi.
A cosa serve l'Estradiolo?
L'assunzione di Estradiolo come terapia ormonale sostitutiva solitamente viene prescritta alle donne in post-menopausa per tenere sotto controllo la tipica sintomatologia e per prevenire patologie associate a questa condizione come l'osteoporosi.
Come si assume l'Estradiolo?
L'Estradiolo può essere somministrato sotto forma di compresse per uso orale, sotto forma di cerotto transdermico, sotto forma di preparati per iniezioni e sotto forma di gel per uso locale.
Effetti collaterali dell'Estradiolo
Diversi sono gli effetti collaterali riconosciuti dovuti all'uso di Estradiolo. Tra i più frequenti ricordiamo:
- variazioni ponderali
- aumento delle dimensioni e della tensione mammaria
- alterazioni della funzionalità epatica
- alterazioni della tolleranza al glucosio
- emicrania
- palpitazioni
- malessere generale
- vertigini
- depressione
- cambiamenti della libido
- iperplasia dell'endometrio
- incontinenza urinaria
- cistite
- ipercolesterolemia
- dispnea
- rinite
Si ricorda che generalmente l'uso del cerotto transdermico e del gel riducono gli effetti avversi rispetto all'assunzione orale.
Controindicazioni e avvertenze dell'Estradiolo
È importante ricordare che le terapie a base di estrogeni aumentano il rischio di sviluppare il carcinoma al seno, il carcinoma endometriale e altre patologie come malattie tromboemboliche, coronaropatie e ictus. L'uso del farmaco in gravidanza e in allattamento è controindicato, sebbene a oggi dagli studi epidemiologici non siano emersi particolari effetti teratogeni o mutageni sul feto.