La Metilergonovina è utilizzata nel trattamento delle emorragie durante e dopo il parto.
Che cos’è la Metilergonovina?
La Metilergonovina è uno stimolante dell’utero che agisce aumentandone le contrazioni in modo da contenere le perdite di sangue dopo il parto.
Come si assume la Metilergonovina?
La Metilergonovina può essere somministrata mediante iniezioni (intramuscolari o direttamente in vena) o per via orale (in genere sotto forma di compresse). La posologia varia a seconda del caso preso in considerazione.
Effetti collaterali della Metilergonovina
Fra i possibili effetti avversi della metilcellulosa sono inclusi:
È importante contattare subito un medico nel caso in cui il trattamento scateni:
- rash
- orticaria
- prurito
- difficoltà respiratorie
- sensazione di oppressione al petto
- gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
- sangue nelle urine
- sensazione di bruciore, pizzicore, intorpidimento o pallore a livello delle dita
- dolore a petto, mascella o braccia
- stato confusionale
- capogiri
- svenimenti
- battito cardiaco rallentato, accelerato o irregolare
- allucinazioni
- crampi alle gambe
- cambiamenti d’umore o del comportamento
- debolezza da un lato del corpo
- acufeni
- convulsioni
- mal di testa, nausea, vomito o mal di stomaco forti o persistenti
- fiato corto
- difficoltà a parlare
- sudorazione o debolezza improvvise e insolite
- problemi alla vista
Avvertenze
La Metilergonovina non deve essere assunta in caso di pressione alta, se si stanno assumendo antifungini azolici, cobicistat, alcuni antibiotici, alcuni inibitori della proteasi, alcuni inibitori della trascrittasi inversa o triptani. Inoltre durante il trattamento è bene evitare il consumo di pompelmo o del suo succo. Prima della somministrazione è inoltre importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci o a qualsiasi alimento
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare farmaci contro l’angina, derivati dell’ergot, antifungini azolici, betabloccanti, clotrimazolo, cobicistat, fluoxetina, fluvoxamina, antibiotici, nefazodone, inibitori della proteasi, inibitori della trascrittasi inversa, triptani, zileuton, nevirapina o rifamicine
- se si soffre (o si ha sofferto) di infezioni del sangue, problemi ai vasi sanguigni, ictus, disturbi epatici, renali o cardiaci, pressione alta, eclampsia, diabete o colesterolo alto
- se si fuma, se si è molto in sovrappeso
- in caso di allattamento al seno
È bene informare medici, chirurghi e dentisti dell’assunzione di Metilergonovina.