La levodropropizina è un farmaco che viene impiegato nel trattamento sintomatico della tosse per le sue proprietà sedative.
Come funziona la levodopropizina?
La levodropropizina è un farmaco ottenuto chimicamente in grado di calmare la tosse. Sebbene sia ormai noto che la sua azione viene esplicata a livello del sistema nervoso periferico e non centrale, non è ancora stato ben compreso l’esatto meccanismo attraverso cui opera. Il suo funzionamento sembrerebbe basarsi sulla capacità del farmaco di inibire il rilascio dei neuropeptidi dalle fibre C alveolari, comportando la disattivazione dei riflessi coinvolti nell’origine della tosse.
L’azione di questo farmaco sembrerebbe inoltre essere potenziata da effetti antiallergici e antibroncospastici. Dati i ridotti effetti sul sistema nervoso centrale (tipici invece di altri farmaci sedativi come la codeina) la levodropropizina trova ampio impiego in ambito clinico.
Come si somministra la levodopropizina?
La somministrazione della levodropropizina avviene per via orale, sotto forma di gocce, sciroppo o compresse.
Effetti collaterali
L’assunzione di levodropropizina risulta in genere ben tollerata e raramente si manifestano effetti collaterali. I più comuni sono:
L’ipersensibilità al principio attivo risulta essere più rara.
Controindicazioni e avvertenze
L’uso della levodropropizina è controindicato nei pazienti ipersensibili al principio attivo, nei soggetti con disturbi respiratori di importante rilevanza clinica e nei soggetti con patologie renali gravi. Poiché non sono ancora noti i profili di sicurezza dell’assunzione del farmaco durante la gravidanza e l’allattamento, ne è sconsigliato l’uso in questi particolari periodi. Il farmaco può indurre sonnolenza: è bene tenerne conto nel caso in cui ci si debba mettere alla guida o si debbano utilizzare macchinari pericolosi.
In caso di terapie concomitanti, chiedere il parere del medico prima di assumere il farmaco.