La metotrimeprazina è utilizzata nel trattamento delle psicosi, in particolare quelle associate alla schizofrenia e alla fase maniacale del disturbo bipolare.
Trova inoltre impiego nel trattamento dell’ansia, dei disturbi del sonno, della nausea o del vomito e del dolore.
Che cos’è la metotrimeprazina?
La metotrimeprazina è un antipsicotico. Il suo effetto è dovuto principalmente alla sua azione da antagonista dei recettori del neurotrasmettitore dopamina presenti nel cervello. Si pensa inoltre che a entrare in gioco sia anche la sua capacità di legarsi ai recettori 5-HT2 della serotonina.
Esercita un effetto calmante, rilassante e antidolorifico.
Come si assume la metotrimeprazina?
La metotrimeprazina può essere somministrata per via orale, mediante iniezioni intramuscolari o tramite infusioni direttamente in vena.
Effetti collaterali della metotrimeprazina
La metotrimeprazina può aumentare i livelli di zuccheri nel sangue e quelli di prolattina. Inoltre può causare erezioni dolorose e prolungate, sindrome neurolettica maligna e discinesia tardiva. Infine, può essere associata a un prolungamento dell’intervallo QT e aumentare il rischio di colpo di calore e la sensibilità della pelle al sole.
Fra gli altri suoi possibili effetti avversi sono inclusi:
- capogiri
- sonnolenza
- costipazione
- secchezza delle fauci
- vista appannata
- difficoltà di minzione
- aumento di peso
È importante contattare subito un medico in caso di:
- rash
- orticaria
- difficoltà respiratorie
- senso di oppressione al petto
- gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
- spasmi o rigidità muscolari
- tremori
- irrequietezza
- espressione del volto simile a una maschera
- perdita di bava dalla bocca
- emorragie e lividi
- sintomi di un’infezione in corso
- nausea, vomito o perdita dell’appetito persistenti
- dolori allo stomaco o addominali
- ittero
- dolore, gonfiore o arrossamenti improvvisi
- svenimenti
- forti capogiri
- convulsioni
- diarrea persistente
- sangue o muco nelle feci
Controindicazioni e avvertenze
Prima di assumere metotrimeprazina è importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco, ad alimenti o ad altre sostanze
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare farmaci che possono prolungare l’intervallo QT (come dronedarone e pimozide) e medicinali che possono indurre sonnolenza (ad esempio gli antistaminici e i miorilassanti)
- se si soffre (o si ha sofferto) di disturbi del sangue, depressione grave del sistema nervoso centrale, malattie epatiche, feocromocitoma, glaucoma, problemi cardiaci, Parkinson, convulsioni e difficoltà di minzione
- in caso di gravidanza o allattamento
È importante informare medici, chirurghi o dentisti dell’assunzione di metotrimeprazina.
Il trattamento può compromettere la capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi.