Il Felbamato viene utilizzato nel trattamento di alcuni tipi di convulsioni.
Che cos’è il Felbamato?
Il Felbamato è un anticonvulsivante. Agisce controllando gli impulsi nervosi del cervello, prevenendo o riducendo alcuni tipi di convulsione.
Come si assume il Felbamato?
Il Felbamato viene in genere somministrato per via orale, sotto forma di compresse. Nel caso in cui dia problemi allo stomaco può essere assunto con del cibo.
Effetti collaterali del Felbamato
Fra i possibili effetti avversi del Felbamato sono inclusi:
- costipazione
- diarrea
- capogiri
- sonnolenza
- affaticamento
- mal di testa
- problemi di digestione
- perdita dell’appetito
- lieve mal di stomaco
- nausea
- insonnia
- vomito
- variazioni di peso
È importante contattare subito un medico nel caso in cui l’uso del felbamato scateni:
- rash
- orticaria
- prurito
- difficoltà respiratorie
- sensazione di oppressione al petto
- gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
- agitazione
- dolori al petto
- urine scure
- battito cardiaco irregolare o accelerato
- febbre, brividi o mal di gola persistente
- perdita della coordinazione
- piaghe in bocca
- dolori muscolari
- nervosismo
- problemi d’umore
- convulsioni
- desquamazioni, vesciche o pelle rossa o gonfia
- mal di stomaco grave o persistente
- pensieri suicidi
- lividi o emorragie
- problemi alla vista
- debolezza
- ittero
Avvertenze
Il Felbamato non deve essere assunto in caso di malattie del sangue, depressione del midollo osseo o disturbi epatici.
Il Felbamato può compromettere le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi, soprattutto se assunto insieme ad alcolici o ad altri medicinali. Inoltre può ridurre l’efficacia dei contraccettivi ormonali.
Prima di assumerlo è importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, ad altri farmaci (in particolare a carbammati) o a qualsiasi alimento
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare gabapentin, carbamazepina, idantoine, fenobarbital, anticoagulanti, acido valproico o contraccettivi ormonali
- se si soffre (o si ha sofferto) di problemi epatici o renali, disturbi psichiatrici o dell’umore
- in caso di comportamenti suicidi (anche in passato)
- in caso di gravidanza o di allattamento al seno