La Ribavirina viene prescritta insieme ad altri farmaci per trattare l’eptatite C in pazienti che non hanno mai assunto interferone.
A volte trova impiego anche nel trattamento della febbre emorragica e in quello della SARS.
Come funziona la Ribavirina?
La Ribavirina agisce bloccando la diffusione nell’organismo del virus dell’epatite C. Non è noto se la sua asunzione curi l’infezione, prevenga i danni al fegato che possono essere causati dalla malattia o eviti la trasmissione del virus ad altre persone.
Come si assume la Ribavirina?
In genere la Ribavirina viene somministrata per via orale sotto forma di compresse, capsule (da deglutire rigorosamente integre) o soluzioni liquide, secondo una posologia di due assunzioni al giorno (al mattino e alla sera) a stomaco pieno. Il trattamento può durare dalle 24 alle 48 settimane o anche più.
In caso di comparsa di effetti avversi il medico può prescrivere un dosaggio più basso o l’interruzione del trattamento. Qualsiasi modifica alla terapia deve però essere apportata solo dietro indicazione medica.
Effetti collaterali della Ribavirina
La Ribavirina può causare un’anemia che può aggravare eventuali problemi cardiaci preesistenti e aumentare il rischio di infarto. Inoltre nei bambini può rallentare la crescita e l’aumento di peso.
Fra gli altri possibili effetti avversi di questo farmaco sono inclusi:
- tosse
- problemi di stomaco
- vomito
- diarrea
- costipazione
- bruciori di stomaco
- perdita dell’appetito
- perdita di peso
- alterazione del gusto
- secchezza delle fauci
- difficoltà di concentrazione
- insonnia
- perdite di memoria
- irritazioni cutanee, prurito o secchezza della pelle
- sudorazioni
- cicli mestruali irregolari o dolorosi
- dolori ossei o muscolari
- perdita dei capelli
È bene contattare subito un medico nel caso in cui si abbia a che fare con:
- orticaria
- gonfiore a volto, gola, lingua, labbra, occhi, mani, piedi, caviglie o polpacci
- raucedine
- difficoltà respiratorie
- difficoltà a deglutire
- dolore allo stomaco
- lombalgia
- diarrea con sangue
- sangue nelle feci
- feci scure
- gonfiori di stomaco
- stato confusionale
- urine scure
- ittero
- emorragie o lividi
- problemi alla vista
- febbre, brividi e altri segni di un’infezione in corso
- depressione
- pensieri autolesionisti o suicidi
- cambiamenti d’umore
- preoccupazione eccessiva
- irritabilità
- intolleranza al freddo
- uso di droghe o alcol da parte di chi ne ha già fatto uso in passato
Controindicazioni e avvertenze della Ribavirina
La Ribavirina non deve essere assunta durante la gravidanza (o in prospettiva di una gravidanza) né dalla donna né dal suo partner. Nel caso dell’uomo l’assunzione del farmaco comporta la necessità di avere rapporti protetti utilizzando contemporaneamente preservativo e uno spermicida fino a sei mesi dopo l’interruzione della terapia.
La Ribavirina può compromettere le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi. Inoltre l’assunzione di alcol durante il trattamento può aggravare lo stato di salute del fegato.
Durante il trattamento è bene bere acqua in abbondanza. Dato, poi, che il farmaco può portare a disidratazione grave è bene prestare particolare attenzione alla salute di denti e gengive e, in caso di vomito, sciacquare abbondantemente il cavo orale.
Prima di iniziare l’assunzione è invece necessario informare il medico:
- di allergie al principio attivo o ad altri farmaci
- se si ha mai assunto un farmaco contro l’epatite C
- degli altri medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, ricordando di menzionare in particolare didanosina, azatioprina, ansiolitici, antidepressivi o altri psicofarmaci, farmaci contro l’HIV o l’Aids e medicinali ceh sopprimono l’attività del sistema immunitario
- se si soffre (o si ha sofferto) di malattie renali, insufficienza epatica o epatite autoimmune, pensieri suicidi, malattie pscihiatriche, cancro, Aids, diabete, sarcoidosi, sindrome di Gilbert, gotta, malattie epatiche o disturbi a tiroide, pancreas, occhi o polmoni
- se si è infetti dall’HIV
- se si abusa (o si ha mai abusato) di alcol e se sono state mai assunte droghe
- se si ha mai affrontato un trapianto
- in caso di gravidanza o allattamento