L'indinavir è un inibitore delle proteasi che riduce i livelli di HIV nel sangue, ma non cura l'infezione.
A cosa serve l'indinavir?
L'indinavir viene utilizzato insieme ad altri farmaci per ridurre il rischio che l'infezione da HIV evolva in sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS).
Può inoltre essere assunto, sempre insieme ad altri farmaci, per ridurre il rischio di infezione in individui esposti al virus.
Come si assume l'indinavir?
L'indinavir si assume per via orale sotto forma di capsule. In genere la posologia è di 3 dosi al giorno, a stomaco vuoto ( un'ora prima o 2 ore dopo i pasti). Se causa problemi a livello gastrico può però essere assunto con un pasto leggero (ad esempio latte non scremato).
Effetti collaterali dell'indinavir
Fra gli effetti collaterali dell'indinavir sono inclusi:
- aumento degli zuccheri nel sangue
- battito accelerato
- capogiri
- confusione
- dolore da un lato del corpo
- dolore nella parte alta destra dell'addome
- dolore o debolezza muscolare
- fiato corto
- ittero
- lividi o emorragie
- mal di schiena
- mal di stomaco
- mal di testa
- nausea
- orticaria
- pallore
- perdita di appetito
- prurito
- rash
- sangue nelle urine
- sintomi simil-influenzali
- stanchezza eccessiva
- urine scure
- vesciche o desquamazioni
Controindicazioni o avvertenze dell'indinavir
In caso di terapia con didanoside è bene assumerla almeno un'ora prima o dopo l'indinavir.
Prima di assumere indinavir è importante informare il medico:
- di allergie al principio attivo, agli eccipienti o ad altri farmaci
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare alfuzosin, alprazolam, amiodarone, cisapride, derivati dell'ergot, lovastatina e altre statine, midazolam (per via orale), pimozide, sildenafil e latri farmaci contro la dsifunzione erettile, simvastatina e triazolam, ma anche bosentan, calcio antagonisti, colchicina, desametasone, fluticasone, itraconazolo, ketoconazolo, farmaci contro l'HIV, antiaritmici, immunosoppressori, midazolam (iniezioni) inibitori delle fosfodiesterasi, fenobarbital, fenobarbital, fenitoina, rifabutin, rifampin, salmeterolo, tadalafil, trazodone, venlafaxina ed erba di San giovanni
- se si soffre (o si è sofferto) di emofilia, diabete o malattie epatiche o renali
- in caso di gravidanza o allattamento.