L'apraclonidina è utilizzata nel trattamento a breve termine del glaucoma quando la terapia a base di altri medicinali non è sufficiente a ridurre la pressione intraoculare.
Inoltre viene utilizzata per prevenire o ridurre l'aumento di pressione intraoculare durante e dopo alcuni tipi di interventi all'occhio con il laser.
Che cos'è l'apraclonidina?
L'apraclonidina agisce riducendo la quantità di fluidi all'interno dell'occhio. In questo modo aiuta a ridurre la pressione intraoculare.
Come si assume l'apraclonidina?
L'apraclonidina viene somministrata sotto forma di collirio.
Effetti collaterali dell' apraclonidina
Fra i possibili effetti avversi dell'apraclonidina sono inclusi:
- occhi rossi, gonfi o pruriginosi o aumento della lacrimazione
- fastidio agli occhi
- sensazione di corpo estraneo nell'occhio
- battito cardiaco irregolare, rallentato o pesante
- vista appannata
- occhi pallidi o secchi
- pupille dilatate
- palpebre sollevate
- riduzione della capacità di coordinazione
- mancanza di energia
- sonnolenza
- insonnia
- sogni insoliti
- capogiri
- mal di testa
- depressione
- irritabilità
- dolore, bruciore o pizzicore a mani o piedi
- alterazioni del gusto o dell'olfatto
- secchezza delle fauci
- nausea
- vomito
- mal di stomaco
- costipazione
- diarrea
- naso secco o che brucia
- bruciore o pesantezza al torace
- arrossamenti cutanei
- rash
- prurito
- sensazione di caldo
- palmi sudati o appicicaticci
- riduzione del desiderio sessuale
È importante contattare subito un medico in caso di:
- rash grave
- orticaria
- prurito
- difficoltà respiratorie
- senso di oppressione al petto
- gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
- svenimenti
- fiato corto
Controindicazioni e avvertenze
L'uso dell'apraclonidina potrebbe essere controindicato in caso di recente assunzione di MAO inibitori.
In caso di utilizzo di altri colliri è bene instillarli almeno 5 minuti prima o dopo l'apraclonidina.
Prima del trattamento è importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare alla clonidina), ad alimenti o ad altre sostanze
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, citando in particolare antidepressivi, betabloccanti, digossina, altri farmaci contro il glaucoma, medicinali per la pressione alta (ad esempio clonidina), farmaci contro l'ansia, malattie psichiatriche o convulsioni, antidolorifici narcotici, sedativi, farmaci per dormire e tranquillanti
- se si soffre (o si ha sofferto) di depressione, diabete, pressione alta, sindrome di Raynaud, tromboangiote obliterante, svenimenti o malattie cardiache, epatiche o renali
- in caso di infarto recente
- in caso di ictus o di attacco ischemico transitorio
- in caso di gravidanza o allattamento
È importante informare medici, chirurghi e dentisti dell'assunzione di apraclonide.
Il trattamento può ridurre le capacità di guidare e di manovrare macchinari pericolosi. Inoltre può causare capogiri nel momento in cui ci si alza da posizione sdraiata o seduta; per questo è importante alzarsi con cautela.