Il Parametasone può essere utilizzato in tutti i casi in cui è indicato un trattamento con corticosteroidi, fatta eccezione per l'insufficienza surrenalica.
Come funziona il Parametasone?
Il Parametasone appartiene alla classe dei glucocorticoidi, molecole che inibiscono l'infiltrazione dei globuli bianchi a livello dei focolai di infiammazione, interferiscono con la risposta infiammatoria e sopprimono la risposta immunitaria di tipo umorale (quella mediata dalla produzione di anticorpi).
Come si assume il Parametasone?
Il Parametasone viene in genere somministrato per via orale, sotto forma di compresse. Ne è inoltre disponibile una soluzione iniettabile.
Effetti collaterali del Parametasone
Il Parametasone è un glucocorticoide associato a pochi effetti collaterali. Quelli noti sono simili a quelli associati all'assunzione di altri glucocorticoidi, ad esempio l'aumento dell'appetito con conseguente aumento di peso, oppure problemi di stomaco.
Se assunto in quantità eccessive può inibire la formazione delle ossa, interferire con l'assorbimento del calcio, ritardare la guarigione delle ferite, inibire il funzionamento del sistema immunitario e portare a iperglicemia.
Controindicazioni e avvertenze del Parametasone
Prima di assumere Parametasone è inoltre importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo o a qualunque altro farmaco
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, ricordando di menzionare l'acido acetilsalicico (aspirina), la fosfenitoina, la midodrina, il fenobarbital, la fenitoina, il primidone, la piridostigmina e la rifampicina
- se si soffre (o si ha sofferto) di ipotiroidismo, cirrosi, infezioni virali o batteriche in corso, ulcera peptica, colite ulcerosa, diverticolite o anastomosi intestinali recenti
- in caso di un recente infarto
- in caso di gravidanza o allattamento
È inoltre bene informare chirurghi e dentisti di una terapia con Parametasone in corso.