La lenalidomide viene utilizzata nel trattamento dell’anemia associata a sindrome mielodisplasica. Inoltre è utilizzata, in combinazione con il desametasone, nel trattamento di alcuni casi di mieloma multiplo e trova applicazione nel linfoma mantellare.
Che cos’è la lenalidomide?
La lenalidomide influenza il funzionamento del sistema immunitario. Il suo esatto meccanismo di funzionamento non è noto.
Come si assume la lenalidomide?
La lenalidomide viene somministrata per via orale, sotto forma di capsule.
Effetti collaterali della lenalidomide
La lenalidomide può ridurre il numero di piastrine e la capacità di combattere le infezioni. Inoltre può causare gravi danni al fegato e reazioni cutanee.
Nei pazienti oncologici è associata al rischio di sindrome da lisi tumorale, mentre in caso di leucemia linfocitica acuta aumenta i rischi per il cuore.
Infine, in caso di mieloma multiplo la lenalidomide può aumentare il rischio di comparsa di altri tumori.
Fra gli altri suoi possibili effetti avversi sono inclusi:
- mal di schiena
- costipazione
- diarrea
- capogiri
- secchezza delle fauci
- pelle secca
- mal di testa
- aumento della sudorazione o sudorazioni notturne
- perdita dell’appetito
- lieve mal di stomaco
- nausea
- indolenza
- naso chiuso o che cola
- alterazione del gusto
- stanchezza
- insonnia
- vomito
- debolezza
- perdita di peso
È importante contattare subito un medico in caso di:
- rash
- orticaria
- prurito
- difficoltà respiratorie
- senso di oppressione o dolore al petto
- gonfiore di bocca, volto, labbra o lingua
- vista appannata
- bruciori, intorpidimenti o pizzicori
- difficoltà di minzione
- svenimenti
- battito cardiaco accelerato, irregolare o rallentato
- dolori articolari
- problemi psicologici o disturbi dell’umore
- dolore, debolezza o crampi muscolari
- dolore, intorpidimenti, pizzicore, sensibilità, arrossamenti o gonfiori a braccia o gambe
- riduzione del senso del tatto
- dolore alle ossa forte o persistente
- mal di testa, capogiri o dolore allo stomaco forti o persistenti
- stanchezza o debolezza forti o persistenti
- variazioni di peso improvvise o ingiustificate
- gonfiore di mani, caviglie o piedi
- ghiandole gonfie
- emorragie
- infezioni
- tremori
Controindicazioni e avvertenze
La lenalidomide può essere controindicata in caso di gravidanza o di leucemia linfatica cronica.
Prima dell’assunzione è importante informare il medico:
- di eventuali allergie al principio attivo, ai suoi eccipienti, a qualsiasi altro farmaco (in particolare alla talidomide), ad alimenti o ad altre sostanze
- se si è intolleranti al lattosio
- dei medicinali, dei fitoterapici e degli integratori assunti, in particolare agenti eritropoietici, estrogeni, progestinici, digossina, medicinali che possono danneggiare il fegato e qualsiasi farmaco che può aumentare il rischio di emorragie o trombi
- in caso di assunzione di contraccettivi ormonali, se si assumono anche inibitori della proteasi dell’HIV, griseofulvina, rifampicina, rifabutina, penicillina, amoxicillina, ampicillina o altri antibiotici, iperico, modanafil, fenitoina o carbamazepina
- se si soffre (o si ha sofferto) di tumori, problemi ai reni o al fegato, disturbi ereditari, problemi ematologici, infezioni, anomalie nei livelli di elettroliti nel sangue, pressione alta, colesterolo alto, problemi cardiovascolari
- in caso di dialisi
- se si è fumatori
- in caso di gravidanza o allattamento
Durante il trattamento e nelle 4 settimane successive alla sua interruzione i pazienti non devono donare sperma, spermatozoi o sangue e devono evitare rapporti con donne incinte o che potrebbero rimanere incinte.
Inoltre le partner degli uomini in trattamento devono parlare con un medico nel caso in cui restino incinte.
Le donne in trattamento devono invece utilizzare opportune precauzioni per evitare una gravidanza.
È importante informare medici, chirurghi e dentisti dell’utilizzo di lenalidomide.
Il trattamento può alterare le capacità di guidare o di manovrare macchinari pericolosi. Questo effetto avverso può essere aggravato dall’alcol e da alcuni medicinali.