La sulfadoxina viene impiegata nella terapia della colite ulcerosa, nella terapia e nella profilassi delle meningococcemie, nella profilassi del colera e nella terapia e nella profilassi della malaria (in combinazione con la pirimetamina in particolare contro la malaria da Plasmodium falciparum).
Come funziona la sulfadoxina?
La sulfadoxina è un antibatterico sulfonamide a lunga durata d'azione (emivita superiore alle 24 ore) e viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale. Il picco di concentrazione viene raggiunto circa quattro ore dopo la somministrazione per via orale. Circa il 90-95% circola nel sangue legato a proteine plasmatiche; il farmaco si distribuisce a gran parte dei tessuti e liquidi corporei, attraversa la placenta e può essere riscontrato nel latte materno. Viene escreto molto lentamente con le urine.
Come si somministra la sulfadoxina?
La sulfadoxina può essere somministrata per via orale (sotto forma di compresse) o per iniezione (sotto forma di soluzione iniettabile per via intramuscolare).
Effetti collaterali
La sulfadoxina presenta lo stesso profilo di tossicità dei sulfonamidi, anche se le reazioni allergiche possono essere particolarmente severe a causa della sua lenta eliminazione. Si possono verificare nausea, vomito, anoressia e diarrea, mentre la cristalluria (presenza di cristalli nelle urine), l'ematuria (sangue nelle urine) e l'oliguria (riduzione della quantità di urine emesse nella giornata) sono rari in confronto agli stessi effetti che si verificano a seguito della somministrazione di sulfonamidi a eliminazione più rapida.
Le reazioni da ipersensibilità possono riguardare diversi organi:
- patologie dermatologiche: prurito, fotosensibilità, dermatite esfoliativa, eritema nodoso, necrolisi epidermica tossica e sindrome di Stevens-Johnson
- disturbi dell'apparato urinario: nefrite interstiziale, dolore nella regione lombare, ematuria e oliguria
- patologie del sistema emo-linfopoietico: agranulocitosi, anemia aplastica, trombocitopenia, leucopenia e ipoprotrombinemia)
- disturbi sistemici: altri disturbi associati alla somministrazione della sulfadoxina possono essere espressione di reazioni di ipersensibilità generalizzata e includono febbre, epatite, miocardite, eosinofilia polmonare, fibrosi alveolare, neuropatia periferica, vasculite sistemica.
Casi di anafilassi sono stati riportati raramente.
Altre reazioni avverse occasionalmente riportate includono:
- ipoglicemia
- ittero nei neonati
- meningite asettica
- astenia
- sopore
- cefalea
- atassia
- confusione mentale
- convulsioni
- neuropatie
- psicosi
- colite pseudomembranosa
Controindicazioni e avvertenze
Poiché la sulfadoxina è in grado di attraversare la placenta e può essere riscontrata nel latte materno, ne è controindicato l'uso in gravidanza e durante l'allattamento.