Che cos’è il deidroepiandrosterone?
Il deidroepiandrosterone (DHEA) è un ormone naturalmente prodotto dall’organismo e sintetizzabile in laboratorio.
A cosa serve il deidroepiandrosterone?
Il DHEA è il precursore di androgeni ed estrogeni. I suoi livelli diminuiscono dopo i trent’anni di età e in associazione con alcune condizioni, come la depressione. Per questo la sua assunzione viene proposta per combattere l’invecchiamento, migliorare le capacità cognitive negli anziani e rallentare la progressione di Alzheimer e Parkinson, contro disfunzioni sessuali, infertilità, depressione, schizofrenia e per ridurre i sintomi della menopausa. Inoltre viene proposto per migliorare le performance atletiche (ma il Comitato Olimpico ne vieta l’uso), per prevenire l’ostruzione delle arterie, il cancro, il diabete e la sindrome metabolica, per combattere il lupus eritematoso sistemico, la sindrome di Sjogren, l’osteoporosi, la distrofia miotonica, la fibromialgia, la sclerosi multipla, la malattia di Addison, la sindrome da affaticamento cronico, le malattie intestinali infiammatorie, i danni muscolari da esercizio, i sintomi dell’astinenza, l’artrite reumatoide e l’atrichia del pube e per aiutare la perdita di peso.
Non risulta che l’Efsa (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare) abbia approvato claim che giustifichino queste o altre proposte d’uso.
Avvertenze e possibili controindicazioni
Il deidroepiandrosterone può ridurre l’efficacia di anastrozolo, exemestane, fulvestrant, tamoxifene e letrozolo. Inoltre potrebbe aumentare l’efficacia o gli effetti collaterali dei farmaci modificati dal citocromo P450 3A4 e del trizolam. La sua efficacia può invece essere ridotta dall’insulina.
L’uso del DHEA sembra essere sicuro almeno nel breve termine, ma può essere associato a effetti collaterali come acne, perdita dei capelli, fastidi allo stomaco, pressione alta, alterazioni del ciclo mestruale, irsutismo e, nel caso delle donne, aumento della profondità della voce. Inoltre potrebbe essere pericoloso se assunto a dosi elevate per un lungo periodo.
Il DHEA può interferire con la terapia insulinica ed essere controindicato in caso di terapia insulinica, gravidanza e allattamento, condizioni sensibili agli ormoni, livelli di colesterolo buono bassi, problemi al fegato, depressione e disturbi dell’umore e sindrome dell’ovaio policistico.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.