Cosa sono le immunoglobuline IgG e IgM e perché si esegue il test per monitorare la loro concentrazione nel sangue?
La famiglia delle Immunoglobuline è composta da cinque tipi, di cui, in condizioni normali, circa l’80% è composto da immunoglobulina G (IgG), il 15% da immunoglobulina A (IgA), il 5% da immunoglobulina M (IgM), lo 0,2 % da immunoglobulina D (IgD) e la restante piccola percentuale da immunoglobulina E (IgE).
Il test per misurare i valori di immunoglobuline IgG e IgM nel sangue viene richiesto dallo specialista in caso di sospetto di gammopatie monoclonali o di carenze immunitarie.
Cosa significa il risultato del test?
Un aumento della concentrazione di immunoglobuline rispetto ai valori di riferimento è associato a malattie epatiche, malattie del tessuto connettivo, e infezioni acute o croniche.
In particolare l’aumento di IgG si associa al mieloma multiplo, mentre l’aumento di IgM si associa alla macroglobulinemia.
Un livello di immunoglobuline inferiore ai valori di riferimento è invece associato a carenze congenite immunitarie.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.