Cos’è il calcio ionizzato e perché si esegue il test per quantificare i valori di calcio ionizzato nel sangue?
Il calcio ionizzato è la forma fisiologicamente attiva del calcio e rappresenta il 35-40% del calcio totale presente nell’organismo.
Il test viene richiesto dallo specialista quando la concentrazione delle proteine è fortemente alterata (insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica, mieloma multiplo), in presenza di alterazioni dell’equilibrio acido-base, per la valutazione di pazienti con valori anormali di calcio; per monitorare i livelli di calcio durante interventi che richiedono rapide trasfusioni di sangue; nei pazienti in condizioni critiche e nei neonati.
Cosa significa il risultato del test?
Una concentrazione di calcio ionizzato inferiore all’intervallo di riferimento indica una condizione clinica critica o possibili malattie renali.
Una concentrazione di calcio ionizzato superiore agli intervalli di riferimento può essere indice di eccesso di vitamina D, iperparatiroidismo primario, tumore paratiroideo ectopico o altri tumori maligni.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue venoso dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
È consigliabile il digiuno da almeno 6-8 ore.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.