Cosa sono gli anticorpi anti cardiolipina e perché si esegue il test per rilevare la presenza di anticorpi anti cardiolipina nel sangue?
Gli anticorpi anti-cardiolipina sono autoanticorpi in grado di attaccare la cardiolipina, una molecola che si trova sulla superficie di diverse piastrine e cellule e che concorre alla coagulazione sanguigna.
La presenza di questi autoanticorpi può interferire sulla corretta coagulazione del sangue e il test consente di individuarne la presenza nel circolo sanguigno.
La ricerca degli anticorpi anti cardiolipina viene richiesta dallo specialista quando vi sia il sospetto di sindrome antifosfolipidica (SAF o APS), un disturbo autoimmune caratterizzato da trombosi, complicazioni della gravidanza e alcune anomalie di laboratorio.
Cosa significa il risultato del test?
Un risultato positivo non è di per sé diagnostico. Gli anticorpi anti cardiolipina devono essere rilevati in due o più occasioni a distanza (generalmente almeno 12 settimane) e i risultati vanno interpretati dallo specialista nel contesto del quadro clinico del paziente. La presenza di questi autoanticorpi potrebbe aumentare il rischio di trombosi venosa profonda, trombocitopenia (basso numero di piastrine), aborti spontanei, parto prematuro, pre-eclampsia, sindrome antifosfolipidica.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.