Cosa sono gli anticorpi anticitoplasma e perché si esegue il test per misurare la concentrazione di ANCA nel sangue?
Gli ANCA (anticorpi anticitoplasma dei neutrofili) sono autoanticorpi prodotti dal sistema immunitario, che attaccano erroneamente alcune proteine della classe dei globuli bianchi neutrofili. Gli ANCA si possono riscontrare in varie patologie autoimmuni che provocano infiammazione, danno ai tessuti e insufficienza d’organo, come:
- vasculiti sistemiche
- poliangite granulomatosa
- poliangite microscopica
- sindrome di Churg Strauss
- poliartrite nodosa
Questo esame è utile per diagnosticare e monitorare alcune forme di vasculiti sistemiche e a distinguere tra la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. Il test viene anche eseguito a supporto di altri esami per le malattie infiammatorie intestinali.
Cosa significa il risultato del test?
In caso di sospetta vasculite sistemica un risultato positivo indica che il paziente potrebbe esserne affetto. Per poter essere sicuri della diagnosi, solitamente lo specialista richiede la biopsia dell’area interessata.
In caso di sospetta malattia infiammatoria intestinale un risultato positivo al test degli ANCA affiancato da un risultato negativo al test degli ASCA (anticorpi anti-Saccharomyces cerevisiae) potrebbe indicare la presenza di colite ulcerosa.
In caso di sospetta vasculite autoimmune un risultato negativo indica che i sintomi non sono dovuti a questa patologia.
In caso di sospetta malattia infiammatoria intestinale un risultato negativo al test degli ANCA affiancato a un risultato positivo al test degli ASCA potrebbe indicare la presenza della malattia di Crohn.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue venoso dal braccio.
Sono previste norme di preparazione?
No, non è richiesta nessuna preparazione particolare per questo esame.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.