Cos’è l’alluminio e perché si esegue il test per monitorare il livello di alluminio nel sangue?
In individui in condizioni fisiologiche normali, l’assunzione giornaliera di alluminio, che va dai 5 ai 10 mg, viene completamente eliminata mediante filtrazione dell’alluminio dal sangue da parte dei glomeruli del rene.
I pazienti affetti da insufficienza renale (RF) perdono la capacità di eliminare l’alluminio, che se persiste nel sangue dando effetti tossici.
L’alluminio che non viene espulso si accumula nel sangue dove si lega alle proteine e si distribuisce attraverso il corpo per poi accumularsi in due siti: il cervello, provocando demenza, e le ossa, dove sostituisce il calcio interrompendo la normale formazione del tessuto osseo provocando anche un iperparatiroidismo secondario.
Cosa significa il risultato del test?
Un risultato positivo indica un sovraccarico di alluminio nel sangue.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue dal braccio, siero o plasma.
Sono previste norme di preparazione?
No, non sono previste norme di preparazione.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.