Cos’è l’acido folico e perché si esegue il test per quantificare la concentrazione di acido folico nel sangue?
I folati con la vitamina B12, sono essenziali per la sintesi di DNA, necessaria per la normale maturazione dei globuli rossi. L’uomo assume i folati dall’apporto alimentare attraverso la frutta, la verdura in foglie, il lievito e la carne. Con folato si indicano tutti i derivati dell’acido folico. Il 20% del folato che un individuo in condizioni normali assorbe giornalmente deriva da fonti alimentari, mentre il restante 70% è sintetizzato da microrganismi intestinali. I folati vengono assorbiti nell’intestino e depositati nel fegato.
Una ridotta assunzione di folati, il malassorbimento determinato da malattie gastrointestinali, la gravidanza e farmaci quali la fenintoina, possono determinare una carenza di folati. La carenza di folati è associata anche all’alcolismo cronico. La carenza di folati e di vitamina B12 influenza la sintesi di DNA, determinando anemie macrocitiche. Queste anemie sono caratterizzate da abnorme maturazione midollare dei precursori dei globuli rossi, da presenza di megaloblasti e da ridotta sopravvivenza dei globuli rossi. Il dosaggio dei folati nel siero fornisce un indice precoce dello stato dei folati.
Cosa significa il risultato del test?
Valori inferiori all’intervallo di riferimento suggeriscono una carenza di folati e vanno interpretati dallo specialista nel contesto del quadro clinico del paziente.
Come avviene l’esame?
Il test viene eseguito mediante prelievo di sangue.
Il test viene eseguito su un campione di siero.
Sono previste norme di preparazione?
Non sono previste particolari norme di preparazione.
Si ricorda che i risultati degli esami di laboratorio devono essere inquadrati dal medico, tenendo conto di eventuali farmaci assunti, prodotti fitoterapici e della storia clinica.