L'ovaio è un organo formato da due ghiandole, note come ovaie, che insieme all'utero, alle tube di Falloppio (chiamate anche "tube uterine" o "salpingi"), alla vagina e alla vulva costituiscono l'apparato riproduttivo femminile.
Che cos’è l’ovaio?
Le ovaie (o gonadi femminili) sono due ghiandole a forma di mandorla posizionate ognuna a uno dei due lati dell'utero. Nella donna adulta misurano circa 4 centimetri di lunghezza, 2 cm di larghezza e 1 cm di spessore l’una. Connesse mediante legamenti all'utero e alle tube, conservano tuttavia una certa autonomia nella mobilità.
L’ovaio non conserva sempre le stesse dimensioni nel corso della vita: nelle bambine risulta infatti più piccolo e tende a ridursi anche con la vecchiaia. Nelle donne che hanno molti figli si presenta generalmente più grosso.
Ciascuna delle due ovaie presenta due poli: uno superiore (o tubarico), che è unito all’infundibolo della tuba uterina; uno inferiore (o uterino), più sottile, unito all’utero dal legamento utero-ovarico.
Due sono gli strati di tessuto che compongono le ovaie: lo strato più interno, ovvero la parte midollare, è ricco di tessuto connettivo denso e di vasi sanguigni per l'irrorazione e il nutrimento dell'organo; lo strato di tessuto più esterno, la parte corticale, che occupa circa due terzi di tutta la ghiandola, contiene tutti i follicoli ovarici a vari stadi di maturazione che ogni mese durante il ciclo mestruale rendono possibile la maturazione di un ovocita e la conseguente espulsione di un ovulo, elemento indispensabile per la riproduzione.
A cosa servono le ovaie?
Le ovaie svolgono un duplice ruolo: oltre a produrre gli ovuli, elementi indispensabili per la riproduzione (funzione gametogenica), secernono anche gli ormoni sessuali (estrogeni, progesterone e una piccola quantità di androgeni) che regolano tutte le fasi della vita riproduttiva femminile (funzione endocrina).
Ogni mese l'ovaio libera un ovulo giunto a maturazione e dunque pronto per essere fecondato. Quando viene espulso dal follicolo ovarico, l'ovulo migra nella tuba di Falloppio (o salpinge, o tuba uterina); in seguito al rilascio dell'ovulo, il follicolo si trasforma in corpo luteo e inizia a secernere estrogeni e progesterone in attesa della fecondazione dell'ovulo stesso. Alla fine del ciclo mestruale, se non è avvenuta la fecondazione, il corpo luteo regredisce e l'ovulo viene eliminato con il flusso mestruale. Se, invece, l'ovulo viene fecondato, l'uovo così formato transita dalle tube all'utero dove andrà a impiantarsi, dando vita all'instaurarsi di una gravidanza.
Cisti alle ovaie
Le cisti ovariche sono le neoformazioni che si sviluppano a carico delle ovaie, i due organi dove sono contenuti e maturano i gameti femminili (ovociti), posti lateralmente all’utero e in connessione con esso attraverso le tube. La formazione di cisti ovariche è un fenomeno molto frequente, che spesso non riveste nemmeno un carattere patologico, essendo legato al funzionamento delle ovaie. Una condizione diversa è invece la sindrome dell'ovaio policistico. Per saperne di più, clicca qui.
Sindrome dell’ovaio policistico
La sindrome dell’ovaio policistico è uno dei più comuni disordini endocrini nelle donne in età riproduttiva. È caratterizzata da disfunzioni ovulatorie, iperandrogenismo e presenza all’ecografia di ovaie con aspetto policistico. Può avere ripercussioni sia sull’aspetto riproduttivo sia su quello metabolico. Per saperne di più, clicca qui.
Tumore delle ovaie
Questo tumore si sviluppa nelle ovaie, due piccoli organi situati a destra e a sinistra dell’utero che hanno la funzione di produrre gli ormoni sessuali femminili (estrogeni e progesterone) e le cellule riproduttive chiamate ovociti. Esistono forme benigne, intermedie (border line) e maligne di questo tipo di neoplasia. Per saperne di più, clicca qui.