Che cos’è la verdesca?
La verdesca – detta anche squalo blu – è un pesce appartenente al genere Prionace (Prionace glauca), a sua volta appartenente alla famiglia Carcharhinidae. Si tratta di una specie diffusa nelle acque di tutti i mari temperati, tropicali e subtropicali, sia nelle zone costiere che in mare aperto. La verdesca è considerata a rischio estinzione. Ogni anno ne vengono pescati circa 20 milioni di esemplari, utilizzati soprattutto per preparare la cosiddetta “zuppa di squalo”, piatto tipico della cucina asiatica.
Quali sono le proprietà nutrizionali della verdesca?
In 100 g di verdesca si trovano circa 144 Calorie e:
- 18 g di proteine
- 8 g di grassi
- 0 g di carboidrati
Una porzione da 100 grammi di “zuppa di squalo” apportano invece circa 46 Calorie e:
- 90,13 g di acqua
- 3,20 g di proteine
- 2,00 g di lipidi, fra cui:0,501 g di grassi saturi, 0,583 g di grassi monoinsaturi e 0,341 g di acidi polinsaturi
- 2 mg di colesterolo
- 0,493 mg di niacina
- 0,1 mg di vitamina C
- 0,027 mg di tiamina
- 0,026 mg di vitamina B6
- 0,039 mg di riboflavina
- 9 µg di folati
- 0,19 µg di vitamina B12
- 10 mg di calcio
- 501 mg di sodio
- 53 mg di potassio
- 21 mg di fosforo
- 7 mg di magnesio
- 0,94 mg di ferro
- 0,82 mg di zinco
Quando non mangiare la verdesca?
Non risultano interazioni tra il consumo di verdesca e l’assunzione di farmaci o altre sostanze. In caso di dubbio è bene chiedere consiglio al proprio medico.
Reperibilità della verdesca
Non è nota una stagionalità per la verdesca. Oltre che fresco questo pesce è reperibile sul mercato anche in forma surgelata.
Possibili benefici e controindicazioni della verdesca
Ricco di proteine di qualità elevata, la verdesca non apporta grandi quantità dei grassi considerati dannosi della salute. Alcune specie – soprattutto i grandi predatori – possono però accumulare quantità significative di inquinanti, in particolare di metalli pericolosi per il mercurio; da questo punto di vista nemmeno la verdesca sembra essere un alimento sicuro, tanto che la Food and Drug Administration statunitense l’ha inclusa tra le specie che donne incinte e bambini non dovrebbero consumare proprio per evitare intossicazioni da mercurio.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.