Che cos'è il latte crudo?
Il latte crudo è latte (in genere vaccino, ma anche di pecora, capra o altri mammiferi) che non è stato pastorizzato e che dunque non ha subito il trattamento normalmente utilizzato per uccidere pericolosi batteri, virus o parassiti potenzialmente presenti nel latte (ad esempio quelli della tubercolosi, della febbre tifoide o della scarlattina).
Quali sono le proprietà nutrizionali?
Le proprietà nutrizionali del latte crudo dipendono dalla sua origine (vaccina, di pecora, di asina). In generale, il latte crudo è una fonte di proteine, carboidrati, lipidi, grassi e colesterolo.
Quando non consumare il latte crudo?
Il consumo di latte vaccino crudo può interferire con l'assunzione degli antibiotici ciprofloxacina e tetracicline. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.
Stagionalità del latte crudo
Il latte crudo è disponibile tutto l'anno.
Possibili benefici e controindicazioni
I benefici derivanti dal consumo di latte crudo sono gli stessi associati a quello del latte pastorizzato. Infatti, come sottolineato dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) statunitensi, molti studi hanno dimostrato che la pastorizzazione non altera le proprietà nutrizionali del latte. Il processo può inattivare alcuni enzimi, che però non sarebbero utili per la salute umana.
Il latte crudo può contenere germi e parassiti pericolosi per la salute, come Brucella, Campylobacter, Listeria, Mycobacterium bovis, Salmonella, ceppi di Escherichia coli produttori di tossine, norovirus e parassiti come la Giardia. Fra i rischi che si corrono consumandolo, sono inclusi diarrea, crampi allo stomaco, vomito e in casi più rari insufficienza renale, malattie croniche, paralisi o decesso.
Se di origine vaccina o di bufala, il latte crudo non è indicato in caso di intolleranza al lattosio o di allergia al latte.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un'alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.