In caso di aritmie cardiache si ricorre spesso al trattamento farmacologico mediante la somministrazione di farmaci antiaritmici o antiaggreganti/anticoagulanti. In entrambi i casi i pazienti vengono monitorati nel corso della terapia.
Di cosa si tratta?
Il trattamento farmacologico è spesso il primo presidio utilizzato nei pazienti affetti da aritmie cardiache. Le classi di farmaci maggiormente utilizzate sono gli antiaritmici veri e propri e i farmaci antiaggreganti/anticoagulanti, che spesso si rendono necessari in considerazione dell’aumentato rischio trombotico di diverse aritmie.
- I pazienti che assumo farmaci antiaritmici di qualunque classe devono sottoporsi a periodico monitoraggio cardiologico al fine di valutarne l’efficacia e l’eventuale comparsa di effetti collaterali.
- I pazienti che assumono farmaci anticoagulanti orali devono eseguire uno scrupoloso monitoraggio dell’entità della scoagulazione del sangue mediante esami del sangue periodici; tali esami guidano nella scelta del dosaggio dei farmaci al fine di ottenere il miglior profilo coagulativo possibile (maggior beneficio e minor rischio di effetti collaterali come il sanguinamento).