Che cos’è la radioterapia?
Il trattamento di radioterapia prevede l’utilizzo di un fascio di radiazioni ionizzanti che viene indirizzato sull’area affetta da neoplasia al fine di colpire le cellule tumorali ed eliminarle. Nel caso del trattamento della mammella tipicamente la radioterapia viene utilizzata dopo l’intervento chirurgico con la finalità di diminuire il rischio che la malattia si ripresenti.
Quale area viene irradiata?
L’estensione del trattamento di radioterapia è stabilita in base al tipo di chirurgia mammaria (quadrantectomia o mastectomia), all’interessamento dei linfonodi e alle caratteristiche biologiche della malattia. In generale la radioterapia può interessare solo il letto operatorio, l’intera ghiandola mammaria residua o la parete toracica sede di mastectomia. L’eventuale estensione ai linfonodi regionali può arrivare a coinvolgere l’area sopra e sotto la clavicola dallo stesso lato della mammella.
La personalizzazione dei trattamenti
La radioterapia al seno sta subendo negli ultimi anni un’importante evoluzione in termini di personalizzazione dei trattamenti. Oggigiorno il trattamento di radioterapia si adatta sempre meglio alle esigenze cliniche delle singole pazienti, con conseguente miglioramenti non solo in termini di risultati oncologici, ma anche di riduzione degli effetti collaterali. Per questo motivo sono stati sviluppati schemi di trattamento sempre più rapidi, con un minor numero di sedute e con aree di trattamento sempre più localizzate. Tutto questo è possibile solo grazie alla continua ricerca e all’evoluzione tecnologica.
Come funziona la radioterapia?
- La prima visita di radioterapia: serve per definire indicazioni e tempistiche per il trattamento.
- TC di centratura: consiste nella fase di studio per l’elaborazione del piano di trattamento personalizzato. Questo esame è importante per decidere la posizione di trattamento e per lo studio dell’anatomia della paziente. Sulla base di questo esame viene programmato il macchinario per l’erogazione precisa e personalizzata della dose.
- Sedute di trattamento: durante tutte le sedute di trattamento la paziente verrà posizionata come deciso durante la TC di centratura, verranno eseguiti i controlli di posizione e verrà erogata la dose di terapia. La singola seduta dura circa 15-20 minuti in cui la paziente dovrà rimanere ferma. Durante l’erogazione della dose non si hanno sensazioni fisiche: la radioterapia non fa male, non brucia e non lascia addosso al paziente alcuna radioattività
- Visite di controllo in corso: in corso delle sedute saranno programmate delle visite di controllo con i medici per monitorare eventuali effetti acuti e porvi rimedio.
Quali tecniche si usano?
La radioterapia dell’Istituto Clinico Humanitas è dotata delle più moderne tecniche di radioterapia (ad esempio la radioterapia ad intensità modulata guidata dalle immagini) che permettono di garantire la miglior distribuzione di dose nell’area di interesse, minimizzando la dose agli organi sani circostanti (per esempio polmone e cuore).
Quali sono gli effetti collaterali della radioterapia?
In generale la radioterapia è un trattamento ben tollerato. Gli effetti collaterali si dividono in due categorie: effetti acuti, che si manifestano in corso di trattamento, ed effetti tardivi, che si manifestano nei mesi successivi al trattamento. Gli effetti acuti sono principalmente eritema e rossore cutaneo (tipo una scottatura solare), senso di pesantezza, gonfiore della ghiandola mammaria e stanchezza. Gli effetti acuti si risolvono poco dopo il termine del trattamento.
Gli effetti tardivi principali possono essere: alterazione del colore cutaneo con comparsa di piccoli vasi superficiali nell’area radiotrattata, aumento di consistenza della ghiandola mammaria e possibile gonfiore del braccio.
Il medico prima dell’inizio del trattamento preciserà gli effetti attesi frequenti e rari in base al piano di cura personale.
La Ricerca in Humanitas
L’Istituto Clinico Humanitas è in prima linea nella Ricerca anche nell’ambito della patologia mammaria. Negli ultimi anni è stato condotto e ultimato uno studio prospettico sul ruolo della radioterapia ipofrazionata (15 frazioni) a livello dell’intera ghiandola con sovradose concomitante sul letto operatorio per dimostrarne la pari efficacia e tollerabilità rispetto al trattamento convenzionale che prevede 30 sedute. Lo studio ha raggiunto il suo scopo, dimostrando peraltro come lo schema ipofrazionato possa essere applicato con successo anche in casi particolari, come le pazienti con seno voluminoso, le pazienti sottoposte a chemioterapia adiuvante o quelle affette da neoplasia in situ. Un altro studio randomizzato, recentemente concluso e in fase di pubblicazione, ha invece confrontato l’irradiazione standard su tutta la mammella in 15 sedute e il trattamento parziale sul letto operatorio in 5 sedute in neoplasie in stadio iniziale, con significativi miglioramenti in termini di effetti collaterali (hypab trial), pur mantenendo la stessa efficacia. In Humanitas è disponibile anche la moderna tecnica di radioterapia stereotassica per il trattamento mirato di localizzazioni polmonari ed epatiche di malattia, nell’ambito del protocollo di studio chiamato oligobreast.
Questi studi, insieme al continuo aggiornamento tecnologico e scientifico, permettono di offrire un trattamento sempre più personalizzato alle singole pazienti che afferiscono alla radioterapia dell’Istituto Clinico Humanitas.