Cos’è?
La radiochirurgia è una sofisticata tecnica radioterapica non invasiva che permette di irradiare piccole lesioni intracraniche con un elevata dose di radiazioni in modo estremamente preciso e accurato, provocandone la distruzione o necrosi (morte cellulare). Questa tecnica viene chiamata “radiochirurgia” perché il trattamento viene eseguito in una o poche sedute (da tre a sei) mimando gli effetti radicali dell’intervento chirurgico sul tumore, ma in modo assolutamente non invasivo e utilizzando le radiazioni anziché il bisturi. Non richiede infatti nessun tipo di anestesia e viene eseguita in regime ambulatoriale.
Come viene effettuata?
1. La fase pre-trattamento prevede:
- la preparazione di un sistema di immobilizzazione personalizzato (maschera termoplastica altamente tollerabile)
- l’effettuazione di una TAC e RMN di simulazione, durante la quale vengono acquisite le immagini per l’elaborazione del piano di cura
2. La fase di trattamento prevede una seduta quotidiana, indolore e della durata di pochi minuti. Il paziente non è in nessun momento radioattivo e può proseguire la sua normale vita familiare e lavorativa. Potrà essere valutata dal medico una medicazione quotidiana con farmaci a base di cortisonici per ridurre gli effetti infiammatori sul tessuto cerebrale durante e dopo il trattamento.
In quali tumori è indicata?
La radiochirurgia cerebrale è un trattamento è un trattamento che si può utilizzare per la cura di:
- tumori cerebrali primitivi
- neurinomi dell’acustico
- meningiomi
- metastasi cerebrali
Chi dà l’indicazione al trattamento?
L’indicazione al trattamento viene data dallo specialista in Radioterapia dopo un consulto con il paziente durante il quale vengono effettuate: