L’artrodesi delle vertebre cervicali è una tecnica chirurgica che permette di unire delle ossa presenti nel tratto cervicale della colonna vertebrale. Se eseguito per via posteriore, prevede di accedere alla colonna vertebrale dalla parte posteriore del corpo.
Che cos’è l’artrodesi delle vertebre cervicali per via posteriore?
L’artrodesi delle vertebre cervicali per via posteriore permette di unire le ossa del tratto cervicale della colonna vertebrale con o senza l’inserimento di impianti (viti, uncini, barre, placche) di metallo (titanio) o non metallici. Perché l’unione sia solida è necessario un innesto di osso, che può essere prelevato dalla cresta iliaca, dai processi spinosi e lamine (le porzione posteriori delle vertebre stesse) o essere di origine sintetica.
L’intervento prevede di praticare un’incisione posteriore centrale e una dissezione per esporre i processi spinosi e la lamina delle vertebre e di praticare dei fori nell’osso in cui verranno inserite le viti necessarie per eseguire l’artrodesi.
Chi può effettuare il trattamento?
L’artrodesi delle vertebre cervicali è indicata in caso di traumi o di deformazioni post-traumatiche, tumori, infezioni, spondilosi cervicale, stenosi cervicale e deformità di origine degenerativa.
Qual è l’ospedalizzazione richiesta?
L’intervento è eseguito in anestesia generale, con il paziente intubato. In caso di traumi cervicali instabili la colonna vertebrale deve essere immobilizzata (ad esempio con un collare). Inoltre potrebbero essere necessari un catetere vescicale e strumenti per ridurre il rischio di trombosi venosa profonda. Dopo essere stato trasferito sul lettino operatorio il paziente viene mantenuto in posizione con opportuni strumenti, in modo da ridurre la pressione addominale e favorire il ritorno venoso dalle gambe.
Quali sono i vantaggi dell’artrodesi delle vertebre cervicali via posteriore?
La via posteriore è stata quella preferita da molti chirurghi fino agli anni ’80 del secolo scorso, quando l’artrodesi per via anteriore ha iniziato ad essere utilizzata anche per trattare le fratture traumatiche del tratto cervicale della colonna vertebrale. Attualmente il dibattito su quale sia l’approccio migliore è ancora aperto. Dati presenti nella letteratura scientifica dimostrano l’efficacia di entrambi e al momento la scelta più logica sembra procedere partendo dal lato in cui è localizzata la gran parte del problema da risolvere. Il chirurgo può però basarsi anche su altri parametri, come l’instabilità cervicale. Inoltre l’approccio per via posteriore offre il vantaggio di una riduzione dei rischi per i vasi sanguigni e i visceri. Tra gli svantaggi sono invece inclusi maggiori fastidi e dolori post-operatori rispetto a quelli tipici dell’artrodesi cervicale per via anteriore, la necessità di un ricovero ospedaliero più lungo e i potenziali rischi corsi dalle arterie vertebrali e dalle strutture nervose.
L’artrodesi delle vertebre cervicali via posteriore è un intervento doloroso e/o pericoloso? L’intervento è associato al rischio di danni ai nervi e di perdita di fluido cerebrospinale. Inoltre gli innesti possono aumentare il rischio di artrosi. Fastidi e dolori post-operatori sono conseguenze comuni.
Follow up
Dopo l’intervento è necessario monitorare lo stato funzionale neurologico e la guarigione della ferita. Alcuni medici suggeriscono l’uso temporaneo di ortesi esterne, ad esempio collari.
Norme di preparazione
Il paziente deve presentarsi in ospedale con gli esiti di tutti gli esami eventualmente effettuati, seguendo le indicazioni fornite dal medico riguardo l’alimentazione e i farmaci abitualmente assunti.