- Il Centro
- Cos’è la menopausa
- Sintomi della menopausa
- Gestione della menopausa
- Gli specialisti del Centro
Il Centro
Il Centro Multidisciplinare per la menopausa dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas si rivolge alle donne di età compresa fra i 35 e 65 anni in perimenopausa (insorgenza della sintomatologia della menopausa e alterazioni del ciclo mestruale) o con diagnosi di menopausa fisiologica o iatrogena, menopausa prematura (menopausa < 45 anni) o insufficienza ovarica precoce (menopausa < 40 anni).
Il Centro ha lo scopo di seguire le donne con sintomi legati alla menopausa mediante un approccio multidisciplinare e offre una presa in carico delle pazienti a 360 gradi, facilitando lo svolgimento di esami di laboratorio e strumentali, come la Densitometria Ossea a Raggi X (DEXA) per valutare la densità minerale ossea. Tra gli specialisti coinvolti nella valutazione, oltre alla figura del medico ginecologo, il Centro vede la collaborazione di specialisti in endocrinologia, cardiologia, reumatologia e radiologia diagnostica, offrendo quindi il vantaggio di poter gestire all’interno della stessa struttura diversi disturbi.
Cos’è la menopausa
La menopausa non è una malattia ma un momento fisiologico della vita femminile.
La menopausa fisiologica è definita in maniera retrospettiva dopo 12 mesi di amenorrea, ossia la scomparsa del ciclo mestruale. In genere si verifica tra i 45 e i 55 anni di età, ma non sono rare forme di menopausa prematura e tardiva, rispettivamente prima dei 45 e dopo i 55 anni. Già alcuni mesi prima della cessazione della funzionalità ovarica, è possibile osservare alterazioni del ciclo mestruale come mestruazioni ravvicinate o più abbondanti; il periodo tra l’inizio dell’irregolarità del ciclo mestruale e 12 mesi dopo l’ultima mestruazione prende il nome di perimenopausa.
Esiste, tuttavia, anche una forma di menopausa cosiddetta “iatrogena” o “indotta”, definita come la fine della funzionalità ovarica in seguito a procedure chirurgiche o la chemioterapia.
Sintomi della menopausa
Questa transizione nella vita della donna è determinata dalla diminuzione nel sangue della quantità degli estrogeni, cioè di quegli ormoni prodotti fino allora dalle ovaie.
La diminuzione degli estrogeni può causare sintomi e problematiche, sia di natura neurovegetativa (vampate di calore, palpitazioni, alterazioni della pressione arteriosa, disturbi del sonno), che di natura psicoaffettiva (instabilità del tono dell’umore, irritabilità, stanchezza, ansia, disturbi della concentrazione e della memoria, calo della libido). In particolare, i segni e sintomi determinati dalla carenza estrogenica a livello genito-urinario prendono il nome di sindrome genitourinaria della menopausa (GSM), la quale costituisce uno dei principali disturbi della menopausa ed include sintomi come cistiti frequenti e secchezza vulvo-vaginale.
Tra i rischi più importanti legati alla menopausa, e quindi al calo degli estrogeni, ci sono l’aumento del rischio cardiovascolare (infarto miocardico, ictus cerebrale, ipertensione arteriosa); le patologie osteoarticolari, in particolare l’aumento dell’incidenza dell’osteoporosi; la comparsa di sintomatologia dolorosa a carico di articolazioni e/o muscoli che può indicare una problematica reumatologica; l’insorgenza di patologie autoimmuni e disordini endocrini a carico della tiroide.
Da non sottovalutare, inoltre, è l’aumento del peso corporeo, che avviene tendenzialmente, sebbene in modo variabile, in tutte le donne dopo la menopausa. La carenza estrogenica causa un rallentamento del metabolismo ed incrementa l’appetito, determinando una tipica distribuzione del grasso corporeo “a mela”, cioè a livello della cintura, che è tipica del sesso maschile e si associa ad un maggior rischio cardio-vascolare. Pertanto, in menopausa si verifica un’aumentata incidenza di sindrome metabolica.
Gestione della menopausa
La principale terapia della menopausa è quella ormonale sostitutiva (TOS), che consiste nella somministrazione di estrogeni, quasi sempre associati a un’adeguata dose di progestinici, in modo da riportare l’organismo a una situazione di equilibrio simile al periodo precedente la menopausa, riducendo o azzerando gli eventuali sintomi. Esistono diverse modalità di somministrazione della terapia ormonale – orale, transdermica o vaginale – ma è sempre compito dello specialista definire in quali casi sia utile e/o necessario intraprenderla, poiché la terapia è sempre personalizzata sulle esigenze e il quadro clinico della singola persona.
Inoltre, in menopausa è fondamentale la prevenzione del rischio cardiovascolare-metabolico e della salute dell’osso. Pertanto, l’approccio multidisciplinare della menopausa costituisce la chiave per un corretto percorso diagnostico-terapeutico.
Infine, bisogna ricordare come alcune tipologie di tumori ginecologici, come il carcinoma mammario, ovarico ed endometriale, abbiano un’aumenta incidenza nelle donne sopra i 50 anni. Dunque, l’utilizzo delle tecniche di imaging a livello mammario (mammografia ed ecografia mammaria bilaterale) e pelvico (ecografia transvaginale) rappresenta uno degli step essenziali nella gestione delle pazienti in menopausa.