L’HPV (Papillomavirus Umano) è una famiglia di virus che infetta in prevalenza la pelle e le mucose dell’apparato genitale maschile e femminile. Si tratta di un infezione molto comune, che si trasmette solitamente attraverso i rapporti sessuali: indagini epidemiologiche a livello mondiale hanno stimato che almeno il 75% delle donne e degli uomini sessualmente attivi viene a contatto con il virus nel corso della sua vita.
Generalmente l’infezione non porta alcun disturbo e scompare dopo qualche mese; una certa quota delle persone che la contraggono, invece, non riesce ad eliminarla. Sono questi i casi nei quali l’infezione da HPV comporta dei rischi, che possono essere più o meno seri.
In alcuni individui la persistenza del virus (in particolare dei tipi 6 e 11, classificati a Basso Rischio) porta alla comparsa a livello degli organi maschili e femminili di piccole escrescenze, i condilomi (detti anche papillomi o verruche).
Una piccola quota delle persone, colpite dai cosiddetti tipi oncogeni (fra i quali spiccano i tipi 16 e 18), corre invece il rischio che si manifestino delle lesioni asintomatiche, dette lesioni precancerose. Dette lesioni, se non sono diagnosticate e curate, possono evolvere nel tumore del collo dell’utero.
Il pap test
Il Pap Test è l’esame di screening per eccellenza. Il suo utilizzo in programmi di prevenzione nei paesi occidentali ha sensibilmente diminuito la mortalità per tumore del collo dell’utero. Consigliato annualmente (o ogni 3 anni, negli screening organizzati secondo recenti indicazioni del Ministero della Salute), permette di identificare i tumori quando sono ancora asintomatici, cioè non danno segno di sé e quindi sono piccoli e guaribili. Il Pap Test permette infatti di identificare tutte le lesioni precancerose (L-SIL , H-SIL , CIN 1, 2 e 3), facilmente curabili in ambulatorio ginecologico.
L’HPV-DNA test
Il test dell’HPV (HPV-DNA test) permette di rilevare la presenza di uno dei tipi virali a rischio oncogeno prima ancora che si verifichino alterazioni cellulari o lesioni del collo dell’utero e di qualificare più in dettaglio le anomalie indeterminate rilevate attraverso il Pap Test (ASC-US). La positività all’HPV test non indica la presenza di una lesione o di una malattia ma solo l’esistenza di un fattore di rischio.
Il vaccino
La vaccinazione completa il quadro della prevenzione. Il vaccino bivalente (con attività contro 2 tipi virali) è indicato per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e lesioni precancerose del collo dell’utero, della vulva e della vagina causati dai tipi di HPV 16 e 18; il vaccino quadrivalente, oltre a questi, protegge anche contro i condilomi causati dai tipi 6 e 11. Sottoporsi regolarmente alle visite ginecologiche di controllo ed al PAP test dà una sicurezza vicina al 100% nel prevenire il tumore del collo dell’utero.
È attivo in Humanitas un ambulatorio dedicato alla vaccinazione contro l’HPV. Il vaccino è ormai considerato parte fondamentale del percorso di prevenzione del tumore del collo dell’utero e delle conseguenze di questa infezione (es.condilomi) che possono colpire l’apparato genitale femminile.
La vaccinazione è consigliata per tutte le adolescenti e giovani donne (fino a 40 -45 anni); è importante, per chi può eseguirlo, presentarsi con un Pap test comprensivo di ricerca papilloma virus (HPV) non più vecchio di 6 mesi, qualunque ne sia l’esito. Le ASL presenti sul territorio propongono la vaccinazione gratuita per le giovanissime (11-12 anni), le cui famiglie sono contattate direttamente tramite una lettera di invito. Humanitas è uno dei centri che collaborano a questa campagna. Per ricevere informazioni in merito, è necessario rivolgersi alla propria ASL di competenza.
Modalità di accesso all’ambulatorio
L’accesso è possibile previa prenotazione, contattando la linea 02.8224.8224 (il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 19.00 e il sabato dalle 8.00 alle 13.00).