Ricevere una diagnosi di tumore ha un impatto significativo su diversi aspetti della vita di una persona: può richiedere un cambiamento delle abitudini, ripercuotersi sulle relazioni, sulla vita personale e lavorativa (con conseguenti preoccupazioni economiche), richiedere di confrontarsi con la fatica, il dolore, la paura e la conseguente fragilità.
L’incertezza è un altro elemento caratteristico legato a un tempo di malattia: non sapere come si starà, come si reagirà a eventuali trattamenti o quanto saranno invalidanti gli effetti collaterali, se i trattamenti daranno i risultati attesi, quali dei propri impegni o interessi potranno essere portati avanti e a quali invece occorrerà rinunciare, così come l’impossibilità di pianificare e fare progetti come si è magari sempre fatto.
Questi fattori portano con sé molte emozioni, che possono alternarsi a seconda dei momenti: paura, rabbia, tristezza, senso di colpa, solitudine. Accogliere le proprie emozioni e averne cura è particolarmente importante nella vita, a maggior ragione in una fase così delicata.
Affrontare una diagnosi oncologica infatti può generare un livello elevato di distress emotivo, ovvero quello stress che per intensità e durata non è più una reazione utile e fisiologica ma fonte di disagio e cattivo adattamento alla situazione. Gli studi scientifici mostrano che tra il 33% e il 52% delle persone con tumore presenta ansia, depressione, disturbi del sonno e altre difficoltà emotive che richiedono un supporto professionale individualizzato e specialistico.
Queste problematiche possono persistere nei mesi successivi alla diagnosi e, in alcuni casi, cronicizzarsi, compromettendo significativamente la qualità della vita anche in assenza di malattia, e limitare la capacità di fronteggiare la malattia nel modo migliore.
Lo stesso fenomeno è spesso riscontrato nei familiari dei pazienti, sottolineando l’importanza di un intervento mirato e coordinato.
Per rispondere a questa marcata necessità, Humanitas ha attivato percorsi psico-oncologici di prevenzione, cura e riabilitazione del disagio emotivo, specificamente progettati per le diverse neoplasie e le varie fasi della malattia, compresa la fase di survivorship (quando il paziente che ha avuto una malattia grave come un tumore, sta bene senza malattia, ma talvolta può essere utile un supporto psicologico per gestire il cambiamento). Questi percorsi possono includere materiale di auto-aiuto, supporto individuale, di coppia e familiare, che si integrano armonicamente con i programmi di cura medica.
Il Servizio di Psico-Oncologia prevede un approccio personalizzato, che inizia con un questionario dettagliato, permettendo al medico oncologo tutor di definire le necessità specifiche di ciascun paziente. Sulla base di queste valutazioni, i pazienti riceveranno indicazioni per accedere ai programmi di supporto emotivo più adatti a loro, basati su specifici protocolli clinici.
La nostra équipe è composta da professionisti, psichiatri e psicoterapeuti, esperti in tecniche come la mindfulness, attività di gruppo e individuali, nonché nella gestione delle esigenze dei caregiver.
L’obiettivo è migliorare il benessere psicologico di ogni paziente, affinché possa affrontare il proprio percorso con realismo e speranza.
Humanitas è al fianco dei propri pazienti per accompagnarli nella complessità emotiva di questa esperienza di vita.
I pazienti di Humanitas Cancer Center per accedere al servizio devono far riferimento al proprio medico tutor di riferimento, che laddove lo valuterà necessario, indirizzerà gratuitamente il paziente al Servizio di Psico-Oncologia.
Per i pazienti non in cura presso il Cancer Center di Humanitas, è possibile trovare ulteriori informazioni qui.