La follicolite è un’infiammazione dei follicoli piliferi, spesso favorita dai peli ritenuti (peli incarniti), per esempio in zone della pelle che vengono particolarmente irritate con la depilazione, spesso associata alla proliferazione di batteri come lo stafilococco aureus e altri microrganismi patogeni come virus e funghi.
La maggior parte delle volte la follicolite si risolve senza intervento medico e bastano alcuni semplici accorgimenti per prendersi cura della propria pelle nel modo più appropriato.
Cosa fare, dunque, per contrastare la follicolite? Ne abbiamo parlato con la dottoressa Alessandra Narcisi, specialista dermatologa in Humanitas.
Follicolite: i sintomi e i fattori di rischio
La follicolite è visibile a occhio nudo: l’infiammazione dei follicoli piliferi, infatti, provoca un eritema (arrossamento della pelle) intorno al follicolo e, centralmente al follicolo, dove visivamente si erge il pelo, una pustola.
Responsabile della follicolite è la sovrainfezione causata per la maggior parte dalle più comuni specie batteriche, come gli stafilococchi o gli streptococchi.
I fattori di rischio più comuni che predispongono alla follicolite sono ben conosciuti e possono essere corretti ed evitati.
Per esempio la frizione cutanea provocata dalla rasatura o dall’epilazione può favorire la formazione di microtraumi che fungono da porta d’ingresso per una eventuale proliferazione batterica con comparsa di follicolite; l’iperidrosi oppure indumenti troppo stretti e non traspiranti (ad esempio materiali sintetici) rappresentano essi stessi fattori di rischio per irritazione cutanea e conseguente follicolite. Si consiglia dunque spesso di indossare abiti comodi e di cotone.
Come si cura la follicolite?
Quando vediamo una pustola il primo istinto è quello di schiacciarla per favorire l’espulsione del pus, ma ciò è sbagliato, perché potrebbe peggiorare l’infezione. Per favorire la risoluzione della follicolite, è necessario detergersi con saponi e prodotti non schiumogeni, asciugando bene l’area corporea detersa. Lo specialista dermatologo potrebbe ritenere opportuno prescrivere terapie antibiotiche/antimicotiche topiche o per via orale, per tale motivo è sempre meglio effettuare un controllo da uno specialista dermatologo che pone diagnosi e che, individuati i fattori di rischio personali, prescriverà una terapia adeguata.
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