Che cos’è il luppolo?
Il luppolo (Humulus lupulus L.), è una pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae. Le sue foglie più giovani e i germogli possono essere mangiati previa cottura. A volte anche le sue radici vengono utilizzate a scopo culinario ed è inoltre possibile utilizzarne le foglie per la preparazione del tè. I fiori essiccati delle piante femmine vengono invece utilizzati come conservanti e aromatizzanti all’interno della birra e sono utilizzati a scopo medicinale. Il loro olio essenziale e l’estratto della pianta vengono utilizzati come agenti aromatizzanti anche in altre bevande, nei dessert a base di latte, nelle caramelle e nei prodotti da forno.
Quali sono le proprietà nutrizionali?
I semi di luppolo sono una fonte di acido gamma-linolenico. I fiori contengono invece olio essenziale.
Quando non mangiare il luppolo?
Il consumo di luppolo potrebbe interferire con l’assunzione dei sedativi.
Stagionalità del luppolo
Le cime di luppolo vengono raccolte in primavera, tra marzo e maggio.
Possibili benefici e controindicazioni
Sebbene non vi siano prove scientifiche a sostegno della sua efficacia, i fiori essiccati del luppolo sono utilizzati a scopo medicinale. Le loro indicazioni d’uso includono l’ansia, l’insonnia, l’irrequietezza, il disturbo da deficit d’attenzione-iperattività, il nervosismo e l’irritabilità. Inoltre il luppolo viene consigliato per migliorare l’appetito, aumentare il flusso di urina, promuovere la montata lattea e come tonico. Infine, sembrerebbe avere proprietà antitumorali e viene utilizzato contro i disturbi digestivi, il colesterolo alto, infezioni della vescica, alcuni problemi intestinali, neuropatie e priapismo. Applicato sulla pelle, viene a volte utilizzato come antibatterico e in caso di ulcere alle gambe.
Il luppolo può indurre sonnolenza, e per questo è controindicato in caso di interventi chirurgici che prevedono anestesia; in caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico. Inoltre potrebbe peggiorare i sintomi della depressione e alcuni dei suoi componenti possono comportarsi come gli estrogeni; per questo il luppolo è controindicato anche se si soffre di malattie sensibili agli ormoni (incluse alcune forme di cancro). Infine, non si hanno informazioni sulla sicurezza d’uso del luppolo durante la gravidanza e l’allattamento.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.