Che cos’è la casimiroa?
La casimiroa, nota anche come sapote bianco, è il frutto della Casimiroa edulis, pianta appartenente alla famiglia delle Rutaceae. Si tratta di un albero originario delle regioni centrali del Messico; oggi è coltivato nelle zone del mondo a clima subtropicale. I suoi frutti hanno una forma tondeggiante e sono avvolti da una sottile buccia verde-giallastra. La polpa, di color bianco-crema, ha un sapore simile a quello della pesca, con sfumature variabili a seconda della varietà cui appartiene la pianta. Può essere mangiata come tale, essere aggiunta a insalate o essere utilizzata per preparare gelati, frappè o marmellate.
Quali sono le proprietà nutrizionali?
Per ogni grammo edibile di frutto la casimiroa apporta 1,2 Calorie e:
- 0,15 g di carboidrati
- 3,0 g di lipidi
- 0,009 g di fibre
- 0,303 mg di acido ascorbico
- 0,005 mg di niacina
- 0,004 mg di tiamina
- 0,0004 mg di riboflavina
- 0,204 mg di fosforo
- 0,099 mg di calcio
- 0,0033 mg di ferro
- 0,0005 mg di beta-carotene
Quando non mangiare la casimiroa?
Non risultano interazioni tra il consumo alimentare di casimiroa e l’assunzione di farmaci o altre sostanze. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.
Stagionalità della casimiroa
Alcune varietà di Casimiroa edulis producono frutti durante tutto l’anno, ma nella maggior parte dei casi la maturazione avviene in ottobre o in febbraio, a seconda della zona di coltivazione.
Possibili benefici e controindicazioni
In Messico e nell’America Centrale si ritiene che il consumo della casimiroa possa aiutare ad alleviare i dolori associati all’artrite e ai reumatismi. Inoltre sembra che mangiare questo frutto possa indurre sonnolenza.
I suoi semi avrebbero un vero e proprio effetto narcotizzante. In passato questo effetto è stato attribuito a una molecola, la casimirina, che in realtà secondo studi successivi non sarebbe presente nei semi casimiroa. Gli stessi studi hanno messo in dubbio le proprietà ipnotiche dei semi di casimiroa.
Ai semi di casimiroa sono state attribuite anche proprietà ipotensive. Schiacciati e arrostiti aiuterebbero la guarigione delle ferite infette, ma non devono essere mangiati: sono tossici, specialmente crudi.
Infine, in Costa Rica le foglie di casimiroa sono utilizzate per preparare decotti antidiabetici.
Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.