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Disturbo d’ansia generalizzato


Che cos’è il disturbo d’ansia generalizzato? 

Il disturbo d’ansia generalizzato (GAD) è uno stato cronico di grave preoccupazione e tensione, spesso senza che vi siano fattori scatenanti. Chi soffre di questo disturbo prevede regolarmente un disastro, spesso preoccupandosi eccessivamente della salute, del denaro, della famiglia o del lavoro. Il solo fatto di arrivare a fine giornata porta a uno stato d’ansia. 

Le persone con il disturbo d’ansia generalizzato non riescono a scrollarsi di dosso le preoccupazioni, anche se di solito si rendono conto che gran parte della loro ansia è ingiustificata. Le persone con questo disturbo possono non riuscire a rilassarsi e spesso hanno difficoltà ad addormentarsi o a dormire. Le loro preoccupazioni sono accompagnate da sintomi fisici come tremori, contrazioni, tensione muscolare, mal di testa, irritabilità, sudorazione, vampate di calore e sensazione di stordimento o mancanza di fiato. 

Molti individui con questo disturbo si spaventano facilmente. Tendono a sentirsi stanchi, hanno difficoltà a concentrarsi e possono soffrire di depressione. Il disturbo d’ansia generalizzato può comportare nausea, frequenti viaggi in bagno o la sensazione di avere un groppo in gola. 

Quando il loro livello di ansia è lieve, le persone affette da questa malattia possono avere un normale comportamento sociale e lavorativo, ma se la loro ansia è grave possono avere difficoltà a svolgere le più semplici attività quotidiane. 

Questo disturbo colpisce oltre un milione di Italiani adulti; le donne hanno il doppio delle probabilità di esserne affette rispetto agli uomini. Il disturbo può iniziare in qualsiasi momento della vita, ma di solito si sviluppa tra l’infanzia e la mezza età. La prevalenza della diagnosi raggiunge i picchi nella mezza età e diminuisce negli ultimi anni di vita. 

Ad accompagnare il disturbo spesso ne troviamo altri legati all’ansia, alla depressione o all’abuso di sostanze. Il disturbo d’ansia generalizzato è comunemente trattato con farmaci o con terapia cognitivo-comportamentale, ma anche le patologie che si verificano in contemporanea devono essere trattate con terapie appropriate. 

Quali sono i sintomi del disturbo d’ansia generalizzato? 

Il disturbo d’ansia generalizzato è definito dal DSM-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) come un disturbo che è contraddistinto da sei mesi o più di cronicità, segnata da esagerata preoccupazione e tensione che è infondata o molto più grave dell’ansia normale che la maggior parte delle persone sperimentano. Le persone con questo disturbo di solito sperimentano sintomi tra cui: 

  • Incapacità di controllare l’eccessiva preoccupazione.
  • Difficoltà ad addormentarsi o restare addormentate.
  • Irritabilità.
  • Tendenza allo spaventarsi facilmente.
  • Difficoltà di concentrazione o sensazione di mente vuota.

I sintomi fisici comuni includono: 

  • Mal di testa e stanchezza.
  • Tensione muscolare e dolori.
  • Difficoltà a deglutire.
  • Tremore o contrazioni.
  • Sudorazione.
  • Agitazione.
  • Battito cardiaco rapido.
  • Nausea.
  • Stordimento e formicolio alle estremità.
  • Sensazione di mancanza di respiro.
  • Necessità di andare in bagno spesso.
  • Vampate di calore.

Nei bambini e negli adolescenti con disturbi d’ansia generalizzata, le ansie e le preoccupazioni sono spesso associate a prestazioni scolastiche o ad eventi sportivi. Inoltre, le preoccupazioni possono includere la puntualità, la conformità e il perfezionismo. 

Quali sono le cause del disturbo d’ansia generalizzato? 

I disturbi d’ansia sono complessi e sono il risultato di una combinazione di fattori genetici, tra cui quelli comportamentali o di sviluppo. I fattori di rischio per il disturbo d’ansia generalizzato includono una storia familiare di ansia e periodi recenti o prolungati di stress. 

Il circuito cerebrale coinvolto nella paura e nell’ansia è noto per contribuire all’esperienza del disturbo, anche se il meccanismo con cui questo disturbo viene attivato è sconosciuto. Studi su gemelli e famiglie suggeriscono che i geni abbiano un ruolo nell’origine dei disturbi d’ansia. Le avversità infantili e l’iperprotettività dei genitori sono state entrambe associate allo sviluppo successivo di disturbo d’ansia generalizzato. È importante escludere le cause mediche dell’ansia, come i disturbi tiroidei, prima di fare una diagnosi.

Quali sono i trattamenti del disturbo d’ansia generalizzato? 

I farmaci e la Terapia Cognitiva Comportamentale (CBT) sono i trattamenti più comunemente raccomandati per questo disturbo. 

Antidepressivi 

Un certo numero di farmaci che sono stati originariamente approvati per il trattamento della depressione è efficace anche per i disturbi d’ansia. Devono essere assunti per diverse settimane prima che i sintomi comincino a svanire, quindi è importante non scoraggiarsi e non interrompere l’assunzione di questi farmaci. Hanno bisogno che venga data loro la possibilità di poter funzionare. 

Gli antidepressivi noti come SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) agiscono su un messaggero chimico nel cervello chiamato serotonina e sono spesso prescritti per questo disturbo. Anche la venlafaxina e la duloxetina, un SNRI (inibitore della ricaptazione della noradrenalina della serotonina), viene prescritta in questi casi. 

Anche una classe più datata di antidepressivi, i triciclici, è utile nel trattamento del disturbo, ma molti medici e pazienti preferiscono i farmaci più recenti perché i triciclici possono causare vertigini, sonnolenza, secchezza delle fauci e aumento di peso.

Ansiolitici 

Le benzodiazepine ad alta potenza alleviano i sintomi rapidamente e hanno pochi effetti collaterali, anche se la sonnolenza può rivelarsi un problema. Siccome le persone possono sviluppare una tolleranza nei loro confronti, e dovrebbero continuare ad aumentarne il dosaggio per ottenere lo stesso effetto, le benzodiazepine sono generalmente prescritte per brevi periodi di tempo. Le persone che hanno avuto problemi con l’uso di droghe o alcol non sono di solito candidati ottimali per questi farmaci perché possono diventarne dipendenti. 

Alcune persone sperimentano sintomi di astinenza quando smettono di assumere benzodiazepine bruscamente invece di diminuirne gradualmente l’assunzione, e l’ansia può tornare una volta interrotto il farmaco. I potenziali problemi con le benzodiazepine hanno portato alcuni medici a non utilizzarle nei trattamenti, o ad usarle in dosi inadeguate, anche quando sono di potenziale beneficio per il paziente.

Altri farmaci

il pregabalin, farmaco antiepilettico, che si è dimostrato efficace nel trattamento dell’ansia generalizzata analogamente all’idrossizina, un antistaminico con proprietà ansiolitiche.

Psicoterapia

La psicoterapia consiste nel parlare con uno specialista qualificato, come uno psichiatra, uno psicologo, un assistente sociale o un consulente, della propria salute mentale per imparare ad affrontare problemi come i disturbi d’ansia.

Terapia cognitivo-comportamentale

La CBT (Terapia cognitivo-comportamentale) è molto utile nel trattamento dei disturbi d’ansia. La dimensione cognitiva aiuta le persone a cambiare i modelli di pensiero che sostengono le loro paure, e la dimensione comportamentale aiuta le persone a cambiare il modo in cui reagiscono alle situazioni che provocano loro ansia. 

Questo tipo di terapia può essere condotta in gruppo, a condizione che le persone del gruppo abbiano problemi sufficientemente simili. Spesso ai partecipanti vengono assegnati dei “compiti a casa” da svolgere tra una sessione e l’altra. 

Per molte persone, l’approccio migliore per il trattamento è la terapia combinata con i farmaci.

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